Un contratto nuovo di zecca per 488 mila con un aumento medio lordo di 130 euro al mese. Svolta sui rinnovi per i lavoratori dei comparti Difesa e Sicurezza. Un incontro con i sindacati e i Cocer al quale hanno preso parte i ministri Renato Brunetta (Pa), Luciana Lamorgese (Interno) e i sottosegretari Stefania Pucciarelli (Difesa), Alessandra Sartore (Economia) e Francesco Paolo Sisto (Giustizia), ha sbloccato il negoziato sull’accordo relativo al prossimo triennio.
Contratto di militari e polizia, in arrivo l’aumento di 130 euro
I contratti delle forze di polizia e dell’esercito (compresi i carabinieri) saranno rifinanziati con i 77 milioni necessari per garantire un incremento a regime del 4,07%, analogo a quello percepito dal personale Aran destinatario dell’elemento perequativo, e con il cambio di destinazione d’uso di altri 50 milioni di euro (finalizzati dall’ultima legge di bilancio alle indennità per i servizi esterni e per quelli operativi fuori sede del personale del comparto), che assicurerà un incremento retributivo a regime del 4,26%. Sul piatto, complessivamente, il governo ha messo 1 miliardo e 132 milioni.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]I dettagli
Quanto ai tempi per la fumata bianca definitiva, con la firma in calce all’accordo, si parla di un paio di mesi. «Se saremo bravi – ha spiegato il ministro della Pa, Brunetta, – è molto probabile che a settembre si possa concludere il contratto ed entro la fine dell’anno garantire le risorse in busta paga, comprensive di arretrati e incrementi. Se si manterranno questi tempi, sarà il primo contratto chiuso del pubblico impiego». Il responsabile del dicastero di Palazzo Vidoni ha riconosciuto che il rinnovo, per i settori Difesa e Sicurezza, «è un riconoscimento dovuto, anche alla luce dell’impegno profuso dal personale del comparto in questo anno e mezzo di pandemia». Il ministro, inoltre, ha ricordato l’ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati alcuni giorni fa che impegna il governo a valutare l’opportunità di presentare, alla prima occasione, anche in sede della prossima legge di Bilancio, una proposta normativa per perfezionare la disciplina del finanziamento dell’area negoziale dei dirigenti delle Forze di polizia a ordinamento civile e la correlata procedura per i dirigenti delle altre Forze di polizia e delle Forze armate, anche per superare eventuali incertezze interpretative delle norme di riferimento. “La prossima settimana – ha poi reso noto Brunetta – ripartirà il tavolo per i Vigili del fuoco e subito dopo sarà avviato il confronto per il rinnovo contrattuale della carriera prefettizia”.
Le tappe
A proposito di rinnovi nel pubblico impiego, occorre ricordare che, due giorni fa, il governo ha messo a punto la bozza del nuovo Atto d’Indirizzo per il rinnovo del contratto del comparto sanità che coprirà il triennio 2019-2021. Previsto, a regime, un finanziamento di un miliardo di euro. Per gli arretrati del 2019 e 2020 sono invece previsti, rispettivamente, 301 e 466 milioni. Il calcolo pro capite porterebbe ad un aumento medio mensile lordo di poco superiore a 90 euro. La bozza, dovrà essere ora sottoposta alla Ragioneria dello Stato, prima che l’Aran possa iniziare le trattative con le organizzazioni sindacali. Oltre agli aumenti salariali, il nuovo contratto della Sanità prevede un intervento sulla classificazione del personale. «Il contratto – si legge nell’Atto di indirizzo – dovrà rivedere l’architettura degli incarichi prevedendo una struttura piramidale».