All’udienza del 28 aprile 2021 la corte d’appello di L’Aquila ha assolto, dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, un magrebino di 39 anni.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe preso a calci e pugni un agente del Commissariato di Polizia di Avezzano, per evitare di essere arrestato. I fatti risalgono al 2016 e si sono verificati nel pieno centro di Avezzano.
I fatti
L’agente, a bordo dell’auto di servizio era riuscito a tagliare la strada al magrebino, che era stato nel frattempo raggiunto dall’altro collega, quello che lo inseguiva a piedi. Il magrebino si sarebbe opposto con tutte le forze all’arresto, colpendo il poliziotto con calci e pugni. Solo l’arrivo del collega aveva consentito l’arresto dello straniero.
Il pubblico ufficiale aggredito si era recato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove gli erano state diagnosticate lesioni con prognosi di sette giorni. Nel processo di primo grado, il Tribunale di Avezzano aveva condannato l’imputato a 4 mesi di reclusione, per resistenza a pubblico ufficiale.
Successivamente, nel giudizio di secondo grado, la Corte d’appello di L’Aquila ha riconosciuto l’innocenza dell’extracomunitario e lo ha assolto perché il fatto non sussiste, accogliendo, così, la tesi della difesa che aveva sempre sostenuto che si fosse trattato di una mera resistenza passiva.
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