Chiude il bar che non emetteva scontrini all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Roma 6 – Eur (Torrino).
«Prendo il coltello e vi ammazzo» era stata la frase detta dal titolare del bar nei confronti dell’inviato di Striscia la Notizia, Jimmy Ghione, e il suo cameraman. I due erano stati aggrediti e minacciati di morte.
Serranda abbasata
Nella puntata andata in onda la sera del 22 aprile, Ghione e le telecamere del tg satirico, superati i rigidi controlli all’ingresso dell’Agenzia, mostrano il bar chiuso, con le luci spente, il frigo vuoto e il barista «possibile stragista» intento a riempire gli scatoloni.
Uno sgombero confermato anche dalle testimonianze di alcuni dipendenti, mentre una guardia giurata, quando gli viene chiesto come fosse possibile che all’Agenzia nessuno sapesse che il bar non faceva gli scontrini, commenta sibillino: «Ci andavano tutti i dipendenti… è con loro che io me la prendo maggiormente: qui, dal semplice usciere al dirigente, sono tutti Polizia Tributaria».
Cosa era successo
Il paradosso di Zenone non è nulla al confronto del paradosso delle Agenzie delle Entrate, anzi nel bar presente all’interno della sua sede. «Striscia la Notizia» torna a occuparsi del bar che si trova a e Eur 6 Torrino, a Roma. L’attività di ristoro che pur trovandosi all’interno dell’ente che si occupa di tasse, «non fa scontrini ai clienti dal 2018».
L’inviato Jimmy Ghione si è recato nel locale per vedere se qualcosa fosse cambiato e questa volta è andata pure peggio: scontrini zero, o quasi, e in compenso botte, spintoni e minacce.
Non solo cartelle esattoriali ma anche «cartelle in faccia».
«Prendo il coltello e vi ammazzo» ha urlato il barista contro l’inviato e la troupe di Striscia la Notizia dopo averli scaraventati a terra e presi a botte. Tensione e accuse. La scena, ripresa con il cellulare anche da una persona, ha visto poi l’intervento di due agenti di Polizia in borghese presenti nelle vicinanze e avvicinati dallo stesso Jimmy Ghione.