Ha puntato una delle auto parcheggiate. Una Bmw serie 3. Non poteva sapere che quella vettura in sosta in una strada della zona sud della città fosse in realtà l’auto civetta di una pattuglia della Guardia di Finanza impegnata in un servizio di osservazione e pedinamento.Sotto gli occhi increduli dei finanzieri, nascosti per tenere d’occhio il loro obiettivo, ha prima spiato dentro i finestrini e poi con un mattone sfondato un vetro per farsi strada nell’abitacolo.
A quel punto i militari della Fiamme Gialle sono dovuti intervenire, abbandonando il loro programma investigativo e arrestando in flagranza per tentato furto e danneggiamento di una proprietà militare.
In manette è finito un 20enne italiano che, ieri mattina nell’udienza per direttissima, ha difeso la sua posizione spiegando che quell’auto parcheggiata era uguale a tutte le altre e che mai avrebbe potuto immaginare che un pattuglia della Finanza viaggiasse con una Bmw.
Non sapeva che, proprio per evitare di essere facilmente riconosciuti, ai reparti investigativi delle forze di polizia vengono assegnate spesso vetture confiscate alla criminalità organizzata o mezzi che sono stati acquistati con proventi illeciti.
E in effetti, anche in questo caso, la strategia ha funzionato. Il ladro non si è reso conto di aver provato a rubare un’auto della Guardia di Finanza, anche si si trattava di una vettura senza stemmi o scritte.