L’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala in Iran è stato confermato ufficialmente dal ministero della Cultura di Teheran tramite l’agenzia di stampa statale Irna.
Sala è accusata di aver violato le leggi della Repubblica Islamica dell’Iran, un’accusa generica che però solleva preoccupazioni per la sua sorte, data la rigidità del sistema giudiziario iraniano.
I dettagli del caso
Cecilia Sala è entrata nel Paese il 14 dicembre con un visto giornalistico.
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L’arresto è avvenuto il 20 dicembre; da allora la giornalista è detenuta in isolamento nel carcere di Evin, noto per essere una struttura di massima sicurezza utilizzata anche per detenuti politici.
Secondo la dichiarazione ufficiale, il caso è ancora nella fase investigativa.
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Le autorità iraniane affermano che Sala ha avuto accesso consolare, in linea con le norme internazionali ed stata in contatto telefonico con la sua famiglia.
La vicenda ha sollevato preoccupazioni sia in Italia sia a livello internazionale, considerando il clima politico in Iran, segnato da tensioni interne e da un atteggiamento spesso repressivo verso i giornalisti e i media stranieri.
La Farnesina sta seguendo il caso, mantenendo un dialogo costante con l’ambasciata italiana a Teheran.