Castel Gandolfo, attentato incendiario contro la Compagnia dei Carabinieri

Castel Gandolfo, attentato incendiario contro la Compagnia dei Carabinieri – Nelle scorse notti, un uomo – la cui identità è ancora ignota – si è introdotto nell’area parcheggio antistante lo storico edificio che ospita il Comando dei Carabinieri.

Dopo aver versato del liquido infiammabile sotto le auto del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha appiccato il fuoco, causando ingenti danni ai mezzi militari. Fortunatamente, non si sono registrati feriti.

L’incendio ha provocato l’esplosione degli pneumatici di alcune vetture parcheggiate sotto un pergolato, generando forti deflagrazioni che hanno allertato i residenti della zona.

L’intervento immediato dei carabinieri in servizio ha impedito il propagarsi delle fiamme, rendendo superflua la richiesta di supporto ai vigili del fuoco.

Castel Gandolfo, attentato incendiario: attacco mirato contro l’Arma

L’episodio è considerato un grave attacco contro la Compagnia di via Ercolano, responsabile del controllo su un’ampia area che comprende Castel Gandolfo, Marino, Albano e Ciampino.

La Caserma ha un ruolo centrale nelle attività investigative contro il traffico di droga e la criminalità organizzata.

Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, mirano a identificare l’autore del gesto, con il supporto di reparti specializzati.

Al momento, non ci sono rivendicazioni, ma si ipotizza che possa trattarsi di un’azione eversiva riconducibile all’area anarchica.

La dinamica dell’attacco

Secondo la prima ricostruzione, intorno alle 3 del mattino, un individuo – probabilmente un giovane con il volto coperto da un cappello o dal cappuccio del giubbotto – avrebbe scavalcato il muro di recinzione della caserma, accedendo attraverso un cancello della Scuola Pontificia Paolo VI, situata accanto al comando.

Dopo aver estratto da una busta una tanica di liquido infiammabile, ha dato fuoco ai veicoli dell’Arma per poi darsi alla fuga, tornando sui propri passi e facendo perdere le proprie tracce nel buio.

Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso il sospetto mentre si avvicinava a piedi per compiere l’attacco, ma le immagini non permettono di identificarlo con certezza. Non si esclude la presenza di un complice a bordo di un’auto ferma nei pressi di via Ercolano.

Tra le ipotesi investigative, oltre alla pista anarchica, si valuta anche la possibilità che il gesto sia stato compiuto da un individuo mosso da rancore personale nei confronti dell’Arma, magari per una contravvenzione ricevuta.

Grazie all’intervento tempestivo dei militari presenti in caserma, che hanno utilizzato gli estintori per domare le fiamme, si è evitato un bilancio ancora più grave. Le indagini proseguono per individuare il responsabile e chiarire il movente di questo attacco incendiario.

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