Scaduto il termine dei 6 mesi ai domiciliari, A. P., l’agente di polizia accusato di aver torturato Hasib Omerovic, il 33enne poi caduto dal balcone della sua camera nella casa popolare di Primavalle, torna il libertà. Resta comunque sospeso dal servizio.
I fatti risalgono allo scorso 25 luglio. Quando, in una casa nel quartiere romano di Primavalle, un gruppo di poliziotti entra nella casa popolare dove in quel momento si trovavano Hasib e la sorella, ma senza un mandato di perquisizione.
Ed è la sorella del ragazzo, una ragazza invalida al 100%, a raccontare quello che sarebbe accaduto. Il fratello, sordomuto, sarebbe stato picchiato, le porte di casa scardinate. Tracce di sangue sono state trovati nella camera di Hasib che poi cadrà dal balcone, facendo un volo di diversi metri.