Si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda che ha coinvolto l’Appuntato Scelto dei Carabinieri, Riccardo Casamassima, testimone chiave del “Processo Cucchi”.
La fine di un incubo per il militare andriese che ieri, giovedì 4 novembre, è stato assolto dal Tribunale Militare di Roma dall’accusa di vilipendio e diffamazione.
“La giustizia ha trionfato”: queste le parole di Riccardo relegate ad un post su facebook con tanto di foto dei festeggiamenti con parenti e amici.
Riccardo Casamassima, uno dei testimoni chiave del Processo Cucchi, era accusato di reato di diffamazione e vilipendio per avere raccontato sul proprio profilo Facebook le difficoltà che stava vivendo in seguito alla sua testimonianza che poi ha permesso di incastrare due suoi colleghi, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, i due carabinieri accusati del pestaggio di Stefano Cucchi, condannati a 13 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale.
Questi i reati contestati all’Appuntato Scelto durante tutta la vicenda giudiziaria:
a) vilipendio delle Forze Armate dello Stato aggravato e continuato; b) vilipendio delle Forze Armate dello Stato e diffamazione aggravati in concorso formale; c) diffamazione militare aggravata e continuata d) diffamazione continuata pluriaggravata; oltre al demansionamento degli incarichi lavorativi.
Per di più, il 14 aprile 2021 Casamassima e sua moglie, Maria Rosati, sono stati ASSOLTI con formula piena dall’accusa di detenzione di cocaina a fine di spaccio, nonostante la perquisizione domiciliare del 2014 avesse avuto esito negativo: non venne trovata droga né elementi riconducibili allo spaccio.
Un sospiro di sollievo per Riccardo e tutta la sua famiglia: “Oggi è un giorno nuovo, tra un po’ torno a lavoro e ci torno a testa alta come ho sempre fatto…
Non smetterò mai di ringraziare i miei angeli Daniele Fabrizi, Serena Gasperini e Veronica Perino, la mia famiglia e tutti voi amici”.