Carenze negli organici della Difesa italiana: “servono 59 mila militari in più”

Carenze organici della Difesa italiana

Carenze organici della Difesa italiana – Le forze armate italiane si trovano in una situazione di sottodimensionamento critico, con un deficit di circa 59 mila unità tra Marina ed Esercito. L’allarme è stato lanciato dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ex capo di Stato maggiore della Difesa e attuale presidente del Comitato militare della NATO.

Un organico insufficiente per le sfide future

Attualmente, l’Italia conta 160 mila effettivi, un numero considerato troppo basso per affrontare le missioni internazionali e garantire un livello operativo adeguato. Le esigenze principali riguardano:

  • Marina Militare: necessità di 9 mila unità aggiuntive.
  • Esercito Italiano: necessità di 50 mila unità in più per raggiungere un livello operativo sostenibile.

Secondo Cavo Dragone, il livello attuale di personale è insostenibile:

  • 150 mila effettivi sono improponibili.
  • 160 mila sono ancora troppo pochi.
  • 170 mila rappresenterebbero appena il minimo per la sopravvivenza operativa.

Carenze negli organici della Difesa italiana: un primo aumento di 3.700 unità

Per far fronte alla situazione, il governo ha già approvato provvedimenti per rafforzare gli organici. La legge 119 del 2022 e il decreto legislativo 185 del 2023 hanno invertito il trend di riduzione del personale militare, prevedendo un aumento di 3.700 unità per l’Esercito, con l’obiettivo di raggiungere 93.100 effettivi entro il 2033. Tuttavia, questi numeri restano lontani dalle esigenze evidenziate dagli alti comandi militari.

Perché servono più uomini?

L’incremento della forza militare è considerato essenziale per: affrontare le crescenti minacce internazionali, dai confini orientali della NATO al Mediterraneo allargato; Garantire il rispetto degli impegni internazionali dell’Italia in ambito NATO ed europeo, Ridurre i turni massacranti per il personale attuale, che sta operando al limite delle proprie capacità.

La necessità di un investimento strutturale

L’ammiraglio Cavo Dragone ha sottolineato che il potenziamento della difesa non può più essere rimandato. Se l’Italia vuole contribuire seriamente alla costruzione di una difesa europea, è necessario un investimento concreto in uomini e mezzi, garantendo stabilità e sicurezza nel lungo periodo.

One thought on “Carenze negli organici della Difesa italiana: “servono 59 mila militari in più”

  1. l’Italia dovrebbe dare la possibilità anche a chi a svolto servizio di leva ed ha passato i 50 anni di arruolarsi nuovamente in esercito anche dando la possibilità di avere un lavoro, nei bandi mettono sempre il limite di età ma i giovani prendono altre strade

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