Si chiama Kristjan Mehilli e ha 27 anni il detenuto albanese evaso nella notte di Capodanno dal carcere di Vercelli, segando le sbarre della propria cella e calandosi con delle lenzuola dal quarto piano del penitenziario.
Era finito in manette nel maggio 2019 quando un’operazione dei carabinieri della compagnia Casale Monferrato aveva sgominato la banda degli occhi di ghiaccio, un gruppo di rapinatori con base tra Legnano e Tortona che aveva messo a segno diversi colpi in tutto il nord Italia.
Considerati violenti e assai pericolosi dagli investigatori, sono stati accusati di aver fatto irruzione nell’azienda agricola di Riccardo Coppo, a Cella Monte: avevano sequestrato l’imprenditore, due suoi amici e il suo assicuratore minacciandoli con una pistola e con una spranga di ferro. Erano fuggito con un bottino di 60 mila euro e la Jeep di uno degli amici di Coppo.
Tra i componenti di questa banda c’era Kristjan Mehilli, 27 anni, evaso la notte di Capodanno dal carcere di Vercelli dopo aver segato le sbarre ed essersi calato dal quarto piano usando lenzuola legate tra loro. Con lui ha tentato la fuga anche un altro detenuto ma a lui è andata male, le lenzuola hanno ceduto e l’uomo si è fratturato un braccio.
Mehilli non era il capo della banda ma uno dei componenti più violenti. “Ice eyed” è il nome con cui gli investigatori avevano soprannominato il gruppo per il particolare colore degli occhi del capobanda, Cesk Thani.
I carabinieri li avevano arrestati tutti (Thani, Mehilli, Augustin Pjetergjokaj e Kristjan Keci) nell’Alessandrino mentre progettavano la fuga per tornare in Albania. Da allora Mehilli era in carcere e avrebbe finito di scontare la sua pena nel 2028. Gli investigatori sospettano che adesso anche Mehilli stia tentando di lasciare il Paese. La banda degli occhi di ghiaccio aveva alcuni complici quando era operativa in Piemonte, basisti che fornivano ai rapinatori informazioni sulle ville da assaltare.
La banda aveva colpito anche nel Bresciano e in provincia di Bergamo. Avevano aggredito una donna anziana e la sua badante. Gli investigatori avevano calcolato che i colpi avevano fruttato alla banda un bottino di circa 400mila euro. La svolta nelle indagini sulla banda degli occhi di ghiaccio era arrivata nell’aprile del 2019 quando i carabinieri avevano fermato a Moretta, aòl confine tra Cuneese e Torinese, tre uomini tra cui Cesk e Mehilli che aveva in tasca una pistola calibro 38 con dieci colpi nel caricatore.
Sulla fuga di Mehilli da carcere di Vercelli indaga ora la polizia penitenziaria e la squadra mobile della questura di Vercelli. In tutta la regione sono stati organizzati posti di blocco per individuare il fuggitivo