Continuano gli episodi di violenza nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Solo qualche giorno fa l’aggressione ai danni di alcuni agenti con olio bollente. A distanza di qualche giorno il tentativo di strangolamento ai danni di un altro agente da parte di un detenuto.
Apprendiamo dal Sindacato SINAPPe che qualche ora fa, un internato marocchino attualmente ristretto presso in un reparto adibito a detenuti con problemi mentali, in attesa di essere trasferito in una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), fingendo di avere problemi di salute è entrato in infermeria e ha tentato di abusare dell’infermiera.
Improvvisamente si è scagliato contro la donna facendola cadere e, successivamente, le si è messo sopra infilando le sue mani nei pantaloni e nella maglietta.
Immediato l’intervento del poliziotto preposto, che sentendo le urla è intervenuto per liberare l’infermiera. Durante le fasi della colluttazione, l’agente è stato colpito al volto e al ginocchio.
Un volta giunti i rinforzi, mentre si accompagnava il detenuto nella propria cella, questi ha cercato di scappare, ma è stato subito bloccato.
L’infermiera e l’agente sono stati trasportati in ospedale per le cure.
Quella dei detenuti psichiatrici – continua il SINAPPe – è una problematica che affligge quotidianamente il personale di Polizia Penitenziaria, aggravata, purtroppo, dalla dismissione degli ospedali psichiatrici giudiziari.
Auspichiamo una soluzione definitiva a questa problematica che quotidianamente affligge le Donne e gli Uomini di Polizia Penitenziaria, costretti ad operare con mezzi, strumenti e strutture inadeguate.