Carcere di Regina Coeli, operazione della Polizia Penitenziaria: sequestrato un cellulare. Il sindacato denuncia l’ennesima aggressione

Poliziotto penitenziario omosessualità
[sc name=”facebook2″ ][/sc]

Ancora il ritrovamento di un telefono cellulare all’interno del carcere di Regina Coeli. A renderlo noto il Segretario Nazionale del SINAPPe Antonio Pierucci.

Anche con un organico sottodimensionato e nonostante le gravi carenze della struttura, la Polizia Penitenziaria dell’istituto romano è riuscita a portare a termine l’ennesima operazione, che ha permesso il ritrovamento di un cellulare, il sesto nell’ultimo mese, illegalmente posseduto da un detenuto.

Al comando dell’operazione il Vice Comandante dell’Istituto, Dirigente Aggiunto Ferdinando Stazzone, protagonista del ritrovamento mentre era impegnato con il personale nelle operazioni di perquisizione nella sesta sezione.

Successivamente al ritrovamento – continua il sindacalista – dobbiamo purtroppo registrare l’ennesima aggressione al personale di Polizia Penitenziaria.

Verso le 14, presso l’ottava sezione, un detenuto con problemi psichiatrici che doveva recarsi in infermiera, ha tentato di scappare verso il cancello della sezione detentiva. A bloccarlo l’Ispettore di sorveglianza generale, raggiunto da un calcio al petto dal detenuto. L’ispettore è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.

La gestione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche è una delle problematiche principali del sistema penitenziario. La situazione ha avuto un picco con la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sostituiti dalle insufficienti REMS (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). A pagarne le spese la Polizia Penitenziaria, oramai allo stremo, che continua a garantire la sicurezza con mezzi e strumenti inadeguati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!