Lutto alla Stazione Carabinieri di Recanati per la scomparsa del Brigadiere Capo Giovanni Perniola.
È morto questa notte, all’età di 56 anni, stroncato da un male aggressivo che non gli ha dato scampo, Giovanni Perniola, molto conosciuto in città dove indossava la divisa dell’Arma dei Carabinieri come Brigadiere Capo carica speciale.
Perniola era stato anche uno dei testimoni a carico di Muhammad Riaz, padre della 19enne pakistana Azka, condannato per la morte della figlia. Perniola, allora, si era occupato dei presunti maltrattamenti verso i figli e delle violenze sessuali su Azka e un’altra figlia. Per questo aveva ottenuto un encomio semplice. Era un esperto in reati informatici.
Originario di Santeramo in Colle provincia di Bari aveva iniziato il suo servizio nell’arma nella città di Reggio Calabria
Generoso e disponibile, era apprezzato da tutti proprio per questa sua capacità di aiutare gli altri.
Perniola era molto attività in città partecipando ad alcune associazioni: Dire Fare Giocare di Recanati dove ja aiutato ad organizzare i tornei per bambini di calcio Premier League Kids e di scacchi. Alle Grazie nella parrocchia dei Passionisti era molto attivo per i Giochi Senza Quartiere e collaborava con l’Oratorio delle Grazie. Lo ricordano tutti come persona buona e onesta.
Lascia la moglie Rosa e i due figli Mirco e Stefano.
I funerali si terranno domani alle ore 15,30 nella Chiesa del Duomo