“Due donne carabiniere impegnate in servizi di controllo del territorio senza che sia presente un collega di sesso maschile?
A Modena è praticamente impossibile vederle”. A denunciare questa ’consuetudine’ – sembra infatti che non vi sia un divieto effettivo nelle caserme – è il sindacato Unarma, che sottolinea di aver ricevuto numerose segnalazioni riguardo la pianificazione dei turni di servizio del personale femminile.
Carabinieri: “No pattuglie con sole donne”
“In particolare in provincia di Modena – affermano dal sindacato – risulta vietato a due donne l’espletamento dei servizi perlustrativi in auto, senza la presenza di un collega di sesso maschile”. Secondo il sindacato tale situazione si rifletterebbe negativamente sul benessere del personale militare.
“Tale divieto – argomenta Unarma – appare in contrasto con le seguenti fonti normative: articoli 3 e 57 della Costituzione in materia di pari opportunità tra maschi e femmine; legge 903/1977, parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro; legge 125/1991 azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro”.
La sigla cita, poi, diversi decreti legislativi relativi al principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego. “Unar ma ritiene necessario richiedere un’immediata verifica della vicenda segnalata, provvedendo ad eliminare qualunque discriminazione esistente”.
“Con il crescente numero di arruolamenti di personale femminile – afferma il segretario generale provinciale Unarma, Antonio Loparco – prima o poi sarà inevitabile che due carabiniere donne escano in pattuglia insieme. È solo questione di tempo e l’arma dovrebbe iniziare a portarsi avanti con le tempistiche”.
Il sindacato ha segnalato la situazione nei giorni scorsi al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, al ministero della Difesa e al comando generale dell’Arma dei carabinieri. Le donne carabiniere, a livello nazionale, sono circa il 6 per cento. “Teniamo presente – aggiunge il sindacato – che il nostro paese ha dato il via libera alle donne nell’Esercito, nell’Aeronautica, nella Marina e nell’Arma dei Carabinieri il 20 ottobre 1999 con la legge numero 380/99.
L’Italia è stata l’ultima tra i Paesi della Nato. Per quanto riguarda i numeri, la nostra provincia non si discosta molto dalla percentuale nazionale, avendo quasi ogni caserma o stazione posta sul territorio almeno tre donne in divisa”.
Secondo il sindacato Unarma, permettere alle colleghe di uscire insieme, ovvero senza essere accompagnate da un collega di sesso maschile “valorizzerebbe la loro professionalità, fornendo loro le giuste gratificazioni umane e professionali”.
Consuetudine anche nella P.L.dove ero in servizio io.Parita’ di diritti o no? Se hanno superato il concorso/corso,due donne possono essere di pattuglia assieme!!!