Carabinieri, maresciallo accusato di omessa trasmissione di denuncie – Dopo sei anni di indagini e un lungo iter giudiziario, il caso che aveva coinvolto Salvatore Doria, ex comandante della stazione dei Carabinieri di San Vito Lo Capo, si conclude con un’assoluzione.
Secondo l’accusa il militare aveva omesso di trasmettere alla Procura 85 denunce ricevute durante il servizio.
La sentenza stabilisce che il maresciallo “non ha commesso il fatto”, rappresentando una svolta significativa per una vicenda che aveva destato grande attenzione nell’estate del 2019, quando Doria fu rinviato a giudizio su richiesta del pubblico ministero.
Carabinieri, maresciallo accusato di omessa trasmissione di denuncie alla Procura
Le indagini erano scattate a seguito di una verifica interna e avevano rivelato presunti errori nella gestione delle denunce da parte dell’ex comandante.
Secondo l’accusa, alcune denunce sarebbero state archiviate in fascicoli errati, altre classificate come smarrite e altre ancora soppresse, impedendo l’avvio di indagini sui crimini segnalati.
Tuttavia, la difesa ha dimostrato che le denunce in questione erano state ricevute da subalterni del maresciallo.
La sentenza di assoluzione, che sarà motivata tra 90 giorni, lascia comunque aperti alcuni interrogativi, in particolare riguardo a eventuali responsabilità per reati come omesso sequestro, disobbedienza militare e falsa testimonianza, che potrebbero portare a sviluppi futuri nel caso.
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