Carabinieri: Indennità di controllo del territorio – A decorrere dal 1 gennaio 2022, su proposta sostenuta anche dalla Polizia di Stato, sono stati riconosciuti degli importi variabili a compensare il particolare impiego nelle ore serali e notturne del servizio per il personale impegnato nel controllo del territorio (articolo 46 – DPR 57/2022).
Ovviamente la particolare indennità, estesa anche all’Arma dei Carabinieri, è stata però modulata sugli aspetti organizzativi della Polizia di Stato che infatti, nel proprio Accordo Nazionale Quadro, regolamenta tassativamente gli orari conformati al contesto operativo.
Carabinieri, Indennità di controllo del territorio: rimodulazione per il pieno riconoscimento
In ragione di ciò, il particolare istituto registra dissonanze applicative con l’Arma dei Carabinieri che non prevede una soluzione standardizzata d’impiego.
Anzi, in considerazione dell’organizzazione interna e della copertura autonoma delle articolazioni periferiche, deve invece conformarsi a un’elasticità operativa che organizza il servizio in ordine a specifiche esigenze.
Accade dunque che alcuni servizi, sebbene svolti in orari che coprono interamente la fascia oraria, requisito per il beneficio, ne impediscono di fatto l’erogazione.
È il caso dei servizi iniziati prima delle 18:00 e di quelli che, per sopravvenute esigenze nell’ambito dell’espletamento dell’attività di istituto, si protraggono per almeno tre ore oltre il termine della fascia serale e per i quali dovrebbe essere riconosciuta la doppia indennità: una macroscopica disfunzione.
Negli anni, se i prescritti applicativi fossero stati conformati anche alla particolare tipologia di servizio dell’Arma dei Carabinieri, sarebbe stato possibile maturare il giusto riconoscimento economico ai tanti carabinieri impegnati a presidiare il territorio.
La questione è complessa, tuttavia occorre sottolineare che il Comando Generale ha manifestato la volontà di valutare possibili soluzioni migliorative e risolutive in merito.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha già trasmesso il proprio parere, chiedendo un’interpretazione positiva a favore del particolare servizio, manifestando disponibilità a un confronto utile a chiarire ulteriori ambiti applicativi della norma.