Generale di divisione Antonio de Vita è stato ufficializzato oggi come nuovo comandante della Legione Carabinieri Lazio. Il Generale de Vita succede dopo due anni al Generale di divisione Marco Minicucci. La cerimonia si è svolta oggi all’interno della Caserma “Giacomo Acqua” di piazza del Popolo, alla presenza, tra gli altri, del Comandante interregionale Carabinieri “Podgora” Generale di corpo d’armata Carmelo Burgio, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del dottor Matteo Piantedosi, Prefetto di Roma.
Il Generale Minicucci ha rivolto a tutti i militari delle diverse articolazioni della Legione un particolare ringraziamento per l’eccezionale impegno profuso nel corso dei suoi due anni di comando, l’ultimo dei quali caratterizzato da difficoltà legate alla pandemia, e ai rappresentanti del personale per gli spunti di proficua e propositiva collaborazione offerti. Un affettuoso pensiero è stato rivolto dal Comandante Minicucci, ai caduti, ai feriti in servizio e ai loro familiari, in particolare alla signora Rosa Maria Esilio, presente tra gli ospiti, vedova del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega.
Per il Generale de Vita è un ritorno nella Capitale dove ha retto per due anni il Comando Provinciale di Roma dal 2016 al 2018, dopo aver già lavorato nella Provincia di Napoli e di Torino. Nel suo discorso di insediamento, anche il Generale de Vita, da gennaio di quest’anno anche Sottocapo di Stato Maggiore in sede vacante, ha rivolto un pensiero commosso ai caduti, indirizzando un affettuoso abbraccio alle loro famiglie, in particolare anche lui alla signora Rosa Maria Ersilio.
«Molteplici ed impegnative sono le sfide che ci attendono – ha spiegato il Generale de Vita, rivolgendosi ai circa 9000 Carabinieri del Lazio – da un’attività di prevenzione che sappia intercettare i fenomeni che maggiormente abbattono la percezione di sicurezza dei cittadini, ad una polizia giudiziaria sempre più qualificata, in grado di affrontare con una visione sistemica le svariate e sempre più aggressive forme di criminalità». «Sino a quando saremo in grado di esaltare i valori insiti della nostra missione istituzionale, – ha proseguito – l’Arma dei Carabinieri continuerà ad essere presidio sicuro ed insostituibile di democrazia e giustizia». Il Generale Minicucci lascia il suo incarico per assumere quello di Sottocapo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma.