Pattuglia dei carabinieri speronata da un gruppo di presunti ladri al casello autostradale di Loreto-Porto Recanati. In due riescono a scappare per le campagne, uno viene ammanettato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
[sc name=”facebook” ][/sc]È stato convalidato ieri mattina dal giudice Elisa Matricardi l’arresto eseguito sabato pomeriggio dai carabinieri del Norm di Osimo nei confronti di un 35enne albanese, residente a Roma. L’uomo, dopo due notti passate nelle celle di sicurezza della caserma, ieri mattina è stato portato in tribunale ad Ancona per la direttissima. Dopo la convalida, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari, lo stesso provvedimento chiesto dal pubblico ministero. Il 35enne li sconterà nella sua abitazione di Roma. In udienza si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo avvocato ha chiesto i termini a difesa, facendo rinviare il procedimento.
Lo straniero, incensurato, è stato braccato dai militari nel tardo pomeriggio di sabato, quando l’auto su cui viaggiava come passeggero –una Audi S3 nera – è stata intercettata all’uscita del casello di Loreto-Porto Recanati. Da tempo, viste le segnalazioni dei cittadini sui movimenti sospetti di un’auto nera, avvistata da Senigallia a Osimo, da Falconara a Castelfidardo, le forze dell’ordine erano sulle tracce di un gruppo di banditi, dediti a furti in abitazione. Alla vista dell’alt, l’Audi non si è fermata, ma ha tentato la fuga, invertendo la marcia. Una manovra che ha fatto impattare la supercar contro una delle due auto impiegate dai carabinieri, messa di traverso per sbarrare la fuga ai banditi. In due sono riusciti a fuggire, dileguandosi per le campagne.
Il 35enne albanese è stato raggiunto, immobilizzato e arrestato. Due militari, nel tentativo di bloccare prima l’Audi e poi i fuggitivi, sono rimasti feriti. Uno ne avrà per tre giorni a causa di una contusione al ginocchio, un altro è rimasto ferito alla mano, dove ha subito una lacerazione: per lui dieci giorni di prognosi. All’interno dell’auto della banda sono stati trovati tutti gli arnesi potenzialmente utilizzati per compiere furti in abitazione. Sotto sequestro targhe di altre auto oggetto di furto, ricetrasmittenti, una smerigliatrice, arnesi atti allo scasso e guanti da giardinaggio. Tutto il kit completo, insomma, di una banda di ladri.
Gli investigatori si sono subito messi al lavoro per ricostruire l’elenco delle abitazioni depredate nelle ultime settimane, cercando una compatibilità con gli arnesi trovati all’interno della S3. Di recente, la banda dell’Audi era stata avvistata nel Senigalliese, a Castelfidardo, ad Osimo, in Valmusone, ma anche fuori provincia e perfino in Abruzzo e nel Lazio.