Un colpo di pistola. Un rumore che ha riecheggiato per le strade della zona del quartiere Capannelle di Roma e che, intorno alle 11 di ieri, ha fatto scattare l’allarme. Decine le chiamate al numero unico per le emergenze. Segnalazioni di cittadini che hanno raggiunto anche la nostra redazione per sapere cosa fosse successo.
Sul posto sono quindi arrivati i carabinieri che in un’auto hanno fatto una macabra scoperta. Riverso, senza vita, il corpo di un uomo. Il cadavere, quello di un militare dell’Arma in servizio a Roma, con incarichi non operativi. Si tratta del Maresciallo Maggiore V.G. di 50 anni, in servizio alla Seconda Sezione Vigilanza della Banca d’Italia a Roma.
L’uomo era all’interno della propria auto. Dai primi accertamenti, il militare si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza, lasciando uno scritto in cui spiega il gesto, legato a motivi personali.
Il secondo caso, in poche ore, in Italia. A Fermo, un ufficiale dei carabinieri in servizio si è ucciso in casa, sparandosi con la pistola di ordinanza. Aveva 55 anni e abitava in città da circa un anno e mezzo. Il quarto caso nelle Marche nel giro di un mese.
Episodi tragici, sul quale è intervenuto Roberto Rossini, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Difesa: “È una situazione drammatica. Da inizio anno sono già 30 i suicidi nelle forze armate e di polizia. Una vera e propria strage, segno di un malessere profondo e diffuso, un disagio psicologico gravissimo che coinvolge i nostri uomini e donne in divisa. È dovere delle istituzioni politiche cercare di aiutarli a svolgere il loro delicato compito nel modo migliore. C’è urgente bisogno di agire
. C’è bisogno di un percorso riabilitativo, un supporto psicologico, primo fondamentale passo in questa direzione”.