La relazione extraconiugale è costata davvero cara a un brigadiere dell’Arma dei carabinieri. Il militare, in servizio in una stazione gardesana, è stato spostato dal paese del Garda alla provincia di Milano.
Il provvedimento è stato disposto dal Comando della Legione dei carabinieri della Lombardia, che ha stabilito il trasferimento del brigadiere per «incompatibilità ambientale». Una presa di posizione che il militare non è riuscito a ribaltare nonostante abbia presentato ricorso, tramite il proprio legale, al Tar di Brescia.
In questi giorni i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno respinto il ricorso e confermato la determina del Comando della Legione dei carabinieri della Lombardia. Tutto questo perché il brigadiere, sposato, ha intrattenuto una relazione con la vicina di casa. Come se non bastasse la donna è rimasta incinta, anche se al momento non c’è stata alcuna conferma sulla paternità del nascituro.
A prescindere da quello che appare come un particolare tutt’altro che secondario, la relazione tra i due è andata avanti. E in un primo momento, come tra l’altro emerso dalle pagine del ricorso al Tar di Brescia, era stato il brigadiere a chiedere il trasferimento dalla stazione gardesana «al fine di salvaguardare la situazione personale e coniugale compromessa da una relazione extraconiugale intrattenuta con la vicina di casa rimasta incinta, con conseguente dubbio in ordine alla paternità del nascituro». Una richiesta, in sostanza, che ha anticipato il provvedimento di «incompatibilità ambientale» disposto dal Comando della Legione dei carabinieri della Lombardia.
Ma nel giro di qualche mese la donna ha deciso improvvisamente di spostarsi dal comune di residenza. Così si è trasferita in un altro comune, anche se al momento ha fatto perdere le proprie tracce. È chiaro che questa decisione avrebbe potuto far venir meno quella che è stata definita «incompatibilità ambientale». Nonostante ciò il Comando dei carabinieri della Lombardia ha emesso un provvedimento di trasferimento per il brigadiere che ha prestato servizio per diverso tempo. Ed è stato contro questo documento che il militare dell’Arma ha presentato ricorso, proprio per provare a rimanere nel paese del Garda.
Solo che i giudici del Tar di Brescia hanno respinto la sua richiesta e così adesso il brigadiere, dopo aver avuto una relazione extraconiugale con la sua vicina di casa, lavora in provincia di Milano.