Si svolgeranno domani, venerdì alle 10, alla chiesa del Porto, i funerali di Andrea Giommi, l’appuntato scelto dell’Arma dei carabinieri che si è ucciso sparandosi un colpo alla testa.
Non c’è una spiegazione né un indizio er un gesto di questo tipo.
Vita normalissima, sposato, due figli, gli anziani genitori da seguire, un tipo di mansione nell’Arma che stava per cambiare andando in centrale operativa, gli amici di sempre con cui vedersi e la gioia di essersi lasciato alle spalle un lungo periodo di malattia a causa del covid che nel 2020 lo aveva portato alla soglia della Rianimazione.
La procura della Repubblica ha aperto un’indagine sul suicidio dell’appuntato, trovato morto l’altro ieri in caserma a Borgo Santa Maria poco prima di prendere servizio alle 18. Ha utilizzato la sua Beretta calibro 9 parabellum mirando alla testa, un colpo che non gli ha lasciato scampo.
Lo ha trovato a terra il suo collega appena entrato in caserma per partire insieme di pattuglia. Gli accertamenti hanno escluso subito che potesse esser stato un omicidio oppure un incidente.
Il sindaco Matteo Ricci ha voluto ricordare Andrea Giommi con un post su facebook: “Un carabiniere impeccabile e servitore dello Stato. Un ragazzo simpaticissimo e vero amico di tantissimi in città. Ci mancherai molto “Giommone”.