Un sorpasso azzardato ad alta velocità e la svolta improvvisa – e vietata – di un’auto che lo travolge in pieno: sarebbe morto così, secondo la ricostruzione dell’episodio fatta dalla procura, il carabiniere venticinquenne Davide Ciulla, in servizio alla tenenza di Ribera.
L’automobilista P. G., 37 anni, di Agrigento, rischia adesso una condanna per omicidio stradale. Il giudice per l’udienza preliminare, Micaela Raimondo, ha ammesso l’imputato al rito abbreviato accordando la richiesta del suo legale Salvatore Pennica di acquisire una consulenza tecnica di parte per ricostruire la dinamica. Poi ha rigettato la richiesta del pm Paola Vetro di mettere a confronto i consulenti di accusa e difesa: il 5 aprile ci saranno le conclusioni ovvero la requisitoria e l’arringa difensiva.
La procura riconosce un’attenuante all’imputato legata al fatto che all’incidente mortale avrebbe contribuito anche il motociclista facendo un sorpasso azzardato, tenendo una velocità superiore al limite e non mantenendo la destra. L’incidente, nella strada statale 115, all’altezza di Cattolica Eraclea, è avvenuto l’8 maggio del 2021. Il militare, a bordo di una moto Ducati, stava percorrendo la strada alla velocità – ricostruita da una consulenza tecnica – di 140 km orari, ovvero ampiamente superiore al limite.
Dopo avere avvistato la Fiat Punto guidata da Gucciardo avrebbe azzardato un sorpasso nonostante la striscia continua sulla carreggiata lo vietasse: l’auto, però, avrebbe effettuato una svolta a sinistra, vietata dalla segnaletica, colpendo in pieno la moto.