Un giovane di 25 anni originario dell’Albania e residente a Sassuolo a processo per omicidio stradale, accusato di aver causato un incidente in cui perse la vita un carabiniere poco più di un anno fa.
Nonostante sia stato giudicato colpevole, la sua condanna è stata di meno di un anno di reclusione. Il tribunale di Reggio Emilia ha emesso una sentenza di dieci mesi e 20 giorni nei confronti del giovane.
La tragedia si è verificata in un pomeriggio di giugno del 2022, quando il giovane, alla guida della propria vettura, è stato ritenuto responsabile dell’incidente fatale per il cinquantasettenne Lorenzo Mosto, comandante della stazione dei carabinieri di Fiorano Modenese.
Il luogotenente Mosto, appena uscito dalla caserma e a bordo della sua moto, stava dirigendosi a casa, e la condotta del giovane è stata identificata come la causa dell’incidente, come riportato dalla stampa emiliana.
A circa un centinaio di metri dalla sua destinazione, nei pressi della zona industriale di Castellarano, situata nella provincia di Reggio Emilia, si è verificato l’incidente. Il giovane di 25 anni, originario dell’Albania, avrebbe improvvisamente compiuto una svolta, colpendo la motocicletta del comandante Lorenzo Mosto.
Gli accertamenti successivi hanno rivelato che il veicolo dell’imputato ha svoltato bruscamente a sinistra, in prossimità dell’incrocio con la strada di servizio che porta al fiume Secchia. Questa manovra sembra essere stata eseguita per accedere a una strada apparentemente chiusa al traffico. L’improvvisa azione ha causato la collisione con la Yamaha del comandante delle forze dell’ordine, che procedeva nella stessa direzione. Entrambi i veicoli sono finiti fuori strada, ma purtroppo i soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvare la vita del cinquantasettenne Lorenzo Mosto, deceduto sul colpo.
In seguito a questo tragico evento, il giovane straniero è stato processato, e il giudice ha emesso una condanna di dieci mesi e 20 giorni. Nella sentenza, è stata disposta una provvisionale di 60.000 euro per ciascuna delle parti civili, rappresentate dalla moglie e dai due figli del comandante.
Gli avvocati dei familiari di Mosto, Marco Pellegrini e Cosimo Zaccaria, hanno dichiarato al quotidiano Il Resto del Carlino che la sentenza ha finalmente chiarito che il comandante Lorenzo Mosto è stato ucciso a causa della condotta colposa del conducente, respingendo le ipotesi contrarie. La famiglia del comandante, dopo lunghe attese, spera ora di ottenere un giusto e legittimo risarcimento, sebbene nulla possa lenire completamente il dolore della perdita.