A settembre durante un controllo in un’area di servizio di Canossa, erano fuggiti investendo un carabiniere della stazione di San Polo d’Enza. Ora i due sono stati identificati: per il 22enne di Parma sospettato di essere stato al volante dell’auto in fuga, una Bmw, è scattata la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di firma per resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Delle stesse ipotesi di reato dovrà rispondere anche il 28enne, pure lui del Parmense, che era a bordo della Bmw e rimasto a piede libero.
La vicenda
Tutto era partito da un controllo della vettura, sulla quale si trovavano cinque persone, ferma all’interno del distributore. Ma quando la pattuglia dell’Arma si era avvicinata per chiedere i documenti al conducente e a uno dei passeggeri scesi dal mezzo, i due erano rientrati in auto facendo credere di dovere prendere le carte richieste dai militari: e invece avevano inserito la retromarcia e, con ancora la portiera aperta, e si erano scagliati contro l’auto di servizio che era di fianco, investendo così uno dei due militari (per lui lesioni a una gamba guaribili in sette giorni).
I video e le indagini
La scena era stata ripresa dalla videosorveglianza del distributore. Ed è proprio da quelle immagini che gli stessi carabinieri della stazione di San Polo d’Enza avevano avviato le indagini. Gli accertamenti sulla targa dell’auto, le testimonianze e le comparazioni dei fotogrammi estrapolati dai video, hanno messo in condizione gli investigatori di identificare due dei cinque sulla Bmw: esattamente il conducente e il passeggero di fianco a lui.
A quel punto il Procuratore Gaetano Calogero Paci ha chiesto al Gip reggiano una misura restrittiva notificata ieri.
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