Carabiniere ebbe trauma da stress dopo una sparatoria: Tribunale del lavoro gli riconosce lo status di “vittima del dovere”

Carabiniere sistema informatico

Il Tribunale del lavoro di Lecce ha accolto il ricorso presentato dal legale di un brigadiere dei carabinieri in congedo, riconoscendo la sua condizione di “Vittima del dovere” e concedendogli i benefici previsti dalla legge. La decisione si basa su un episodio avvenuto nel 2001, quando il carabiniere, all’epoca 42enne, fu coinvolto in un conflitto a fuoco con malviventi.

A seguito di quel tragico evento, al militare fu diagnosticato un trauma psichico che ha compromesso la sua vita e la sua carriera.

Il procedimento giudiziario del carabiniere

Il procedimento giudiziario, avviato sette anni fa contro il Ministero dell’Interno, si è concluso con una sentenza favorevole all’ex militare. Il giudice del Lavoro ha accolto il ricorso, ritenendo valida la consulenza medico-legale d’ufficio espletata in giudizio e non contestata dal Ministero dell’Interno.

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Di conseguenza, l’ex brigadiere dell’Arma avrà diritto a percepire le elargizioni previste dalla legge, che estende i benefici stabiliti per le “Vittime del terrorismo” anche alle “Vittime del dovere”. La sentenza prevede un riconoscimento economico di duemila euro per ogni punto percentuale di invalidità, oltre a un assegno vitalizio di 1.033 euro al mese a decorrere dal marzo 2011 per il carabiniere in quiescenza.

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