Era stato condannato a due anni e due mesi di carcere il carabiniere di 50 anni arrestato a fine marzo, dai suoi stessi colleghi, con l’accusa di pedopornografia.
Il militare, in servizio al nucleo Radiomobile, ha scelto il rito abbreviato. La sentenza del giudice Carlo Ottone De Marchi è arrivata nelle scorse ore.
Le manette per l’uomo erano scattate dopo un’indagine iniziata dalla polizia postale di Trieste, anche se poi l’intervento era stato delegato proprio ai carabinieri meneghini. Il militare, stando a quanto aveva appreso all’epoca MilanoToday, era stato sottoposto a una prima perquisizione a fine 2021, durante la quale gli erano già stati sequestrati computer e cellulari. Nonostante i controlli, le condotte sarebbero però proseguite fino alla fine di marzo.
Nei suoi pc e telefoni, perquisiti su richiesta dei pm Letizia Mannella e Antonio Cristillo, erano stati trovati numerosi video e fotografie con minorenni ritratti in atti sessuali.
Il militare, già dal marzo scorso, proprio al momento dell’arresto, era stato sospeso dal servizio. Nei suoi confronti l’Arma ha subito avviato le procedure amministrative che, in caso di condanna, potranno comportare il suo definitivo allontanamento dai carabinieri.