Carabiniere con l’orecchino in caserma? Il Tar della Sardegna: è vietato, giusta la sanzione comminata

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I carabinieri non possono usare l’orecchino. Nemmeno se si stanno cambiando per indossare la divisa prima dell’inizio del turno e in caserma non ci sono civili. Lo ha stabilito il Tar della Sardegna, che ha rigettato il ricorso di un militare di 33 anni, che si era visto contestare la sanzione formale del rimprovero – comunque una macchia nella carriera – dopo essere stato beccato dal comandante della stazione. 

Tutto era successo nella caserma di Teti, in provincia di Nuoro. Il carabiniere avrebbe dovuto montare alle 7. Alle 6,55 stava indossando la divisa invernale. In quel momento è passato il maresciallo. Che ha notato quel brillantino che il giovane portava all’orecchio sinistro.

Immediato il richiamo verbale, con l’ordine di toglierlo. Poi è arrivata la relazione di servizio “dalla quale emergeva sia il fatto contestato”, si legge nella ricostruzione del Tar, “sia il riferimento alla violazione commessa in relazione alla direttiva del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, nella quale si fa espresso divieto assoluto dell’uso di orecchini”.

La contestazione del comandante della compagnia arriva a marzo del 2018. E infine il provvedimento del comando Legione per comportamento  “in violazione del regolamento delle uniformi per l’Arma dei Carabinieri”. 

Fallito il ricorso gerarchico, il carabiniere si è affidato all’avvocato Massimiliano Masia per contestare il provvedimento davanti al Tar. La sua tesi, in sintesi: nessuna offesa alla divisa, visto che quando indossava l’orecchino in caserma non c’era nessuno. 

Ma il Tar ha rigettato. Perché l’ordinamento militare prevede che né piercing né orecchini possano essere usati in luoghi deputati al servizio. 

Spese del giudizio compensate. E via l’orecchino.

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