Brigadiere dei carabinieri accoltellato a Montegranaro, sconto di pena per l’aggressore: passa da 7 a 5 anni

Carabinieri aggressione
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Cinque anni di reclusione. Uno sconto di due sul verdetto precedente, impugnato dalla difesa ed annullato dalla Cassazione. Questo l’esito del processo per tentato omicidio nei confronti di Braim Bouzroud, il 49enne accusato di tentato omicidio ai danni del brigadiere Mario Iadonato. La Corte d’Appello di Perugia ha applicato una riduzione consistente, rispetto agli 8 anni e 4 mesi in primo grado e ai 7 in Appello. Accolte le osservazioni della difesa, che aveva eccepito un calcolo non corretto di attenuanti e aggravanti, tale da portare a una condanna superiore a quella che il marocchino avrebbe dovuto scontare. Un pronunciamento accolto positivamente dall’avvocato dell’imputato, Simone Matraxia. 

La scelta

«Una sentenza che accogliamo con piena soddisfazione – commenta il legale –: sono state riconosciute le attenuanti generiche ed è stata cancellata l’aggravante della premeditazione, mentre è rimasto immutato il capo d’imputazione del tentato omicidio. Dopo la sentenza della Cassazione, che aveva accolto la nostra istanza di ricalcolo della pena, oggi crediamo si sia raggiunta una decisione corretta». L’accoltellamento del carabiniere a Montegranaro aveva destato molta impressione nell’estate del 2019. Il marocchino era stato riaccompagnato a casa da una pattuglia dell’Arma, dopo essersi reso protagonista di comportamenti molesti in un bar.

Arrivato nella sua abitazione, aveva preteso che gli fosse riportato indietro il gatto e a quel punto, quando il militare era di spalle, lo aveva sorpreso con un fendente al costato, sferrato con un coltello da cucina. Il brigadiere Iadonato era finito per 48 ore in terapia intensiva, prima di essere dichiarato fuori pericolo. Secondo la Corte, resta fermo l’intento omicida del nordafricano, mentre i giudici non hanno ravvisato la premeditazione. Bouzroud è rimasto in carcere in questi tre anni: assai probabile ora che venga presentata una richiesta di scarcerazione, o cdi revisione delle misure cautelari.

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