Un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine all’alba ha scatenato il panico tra i residenti di Collina delle Muse, a Montespaccato. La scena sembrava preludere a un’operazione contro la criminalità organizzata, ma in realtà si trattava dello sfratto di un finanziere e della sua famiglia.
Intorno alle sette del mattino, gli agenti sono entrati nell’appartamento di via Alfonso Splendore, costringendo un finanziere, la moglie e i figli ad abbandonare la casa in cui vivevano da oltre vent’anni. Il militare, sopraffatto dallo stress, ha accusato un malore mentre i vicini, sconvolti, assistevano alla scena.
“Sembrava di assistere all’arresto di un pericoloso latitante,” ha raccontato un vicino di casa, ancora scosso dal massiccio intervento delle forze dell’ordine. “Invece si trattava solo di un collega vittima di un’ingiustizia.” Già lo scorso 5 dicembre si era tentato di eseguire lo sfratto, ma il finanziere aveva accolto l’ufficiale giudiziario in divisa, in segno di protesta.
Finanziere sfrattato dagli alloggi per le forze dell’ordine: le reazioni della politica
“Con lo sfratto del finanziere e della sua famiglia, si è oltrepassato il limite della drammaticità,” ha dichiarato Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale. Il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo ha assicurato di lavorare a una soluzione per i residenti di Montespaccato.
“In Commissione Affari Costituzionali del Senato ho presentato il ddl 961, che garantirebbe il diritto di riscatto e prelazione per gli alloggi riservati agli esponenti delle forze dell’ordine. Il provvedimento è ora al vaglio del Ministero dell’Economia e, se approvato, permetterebbe una risoluzione equa della vicenda.”
Anche Francesco Silvestri, deputato del Movimento 5 Stelle, ha annunciato un’interrogazione parlamentare sul caso: “Avevamo proposto delle soluzioni e avevamo avvertito il Governo della necessità di agire in fretta. Purtroppo, ora le famiglie stanno perdendo le loro case. Continueremo a lottare per i loro diritti e chiederemo risposte immediate.”
Mentre la politica discute, le famiglie delle forze dell’ordine restano in bilico, in attesa di una soluzione che tarda ad arrivare.