É stato arrestato il 18enne alla guida dell’auto che domenica a Crotone ha investito e ucciso una bimba ucraina di 5 anni, arrivata in Italia da pochi giorni con i genitori per sfuggire alla guerra.
Il giovane avrebbe provocato deliberatamente l’incidente per screzi con un 16enne italiano che era con lei. Al momento della tragedia con loro stava camminando anche la cugina della vittima, una 17enne con cui è fidanzato il 16enne e sulla quale avrebbe messo gli occhi anche il giovane alla guida.
I carabinieri del comando provinciale di Crotone hanno così notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio stradale aggravato in concorso, emessa dal gip, nei confronti del 18enne, che aveva solo il foglio rosa ed era già stato fermato per guida senza patente nell’agosto 2020 e nel mese di marzo.
Le indagini, infatti, avrebbero fatto emergere la responsabilità del ragazzo dopo il tentativo da parte del padre 45enne di addossarsi la colpa. Subito dopo che la bimba era stata investita, infatti, l’uomo si era fermato ed era stato il primo a cercare di soccorrere la piccola vittima.
Secondo le testimonianze raccolte, i tre pedoni stavano passeggiando in fila indiana fuori dalla sede stradale, intorno alle 18:30 circa di domenica sera, quando l’auto li ha incrociati per poi effettuare un’inversione di marcia poco più avanti, ritornando a forte velocità verso di loro e investendo la piccola, morta sul colpo.
Il 16enne, investito insieme alla bimba, era rimasto ferito ed era stato ricoverato con prognosi riservata, anche se non in pericolo di vita, nell’ospedale di Crotone mentre la cugina della vittima era rimasta illesa.
Il giovane arrestato in un primo tempo era stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di omicidio stradale insieme al padre. “L’odierno provvedimento – si legge in una nota stampa dei carabinieri – recepisce totalmente le risultanze investigative ottenute nell’immediatezza e nelle ore successive dai militari operanti tramite una meticolosa attività di escussione a sommarie informazioni testimoniali delle persone in grado di riferire sull’evento”.
“Le esigenze cautelari adottate – affermano ancora i carabinieri – sono state motivate dalla reiterazione del reato di guida senza patente già commesso dal diciottenne in due occasioni, nell’agosto del 2020 e nel marzo di quest’anno”.