Bimba di 4 mesi rischia di soffocare: la salvano due agenti della Polstrada

[sc name=”facebook2″ ][/sc]

La pattuglia fermata dalla nonna della piccola scesa in strada disperata per chiedere aiuto. I poliziotti poi hanno chiamto il 118 e scortato l’ambulanza in ospedale. La bimba ora sta bene

Una storia a lieto fine quella della piccola Clarissa, di Laterza. Nerlla foto è in braccio ai due poliziotti della Stradale di Taranto, Antonio e Francesco, sorridenti perché tutto è andato bene. I due agenti hanno aiutato la bambina e la sua famiglia nei soccorsi, riuscendo ad evitare il peggio. Clarissa, di soli quattro mesi, era infatti in grave crisi respiratoria e avrebbe potuto soffocare.

La pattuglia dei due agenti della stradale stava transitando in via Roma, nel comune del Tarantino, quando è stata fermata da una donna – la nonna della bambina – che chiedeva aiuto per la sua nipotina ed era molto agitata. I poliziotti, senza perdere tempo, hanno subito raggiunto l’abitazione in cui c’era Clarissa con la sua mamma: la casa è in una contrada all’estrema periferia di Laterza, in una zona di campagna, impervia, quindi difficilmente raggiungibile anche dai soccorsi.

Entrati in casa e resisi conto che la situazione era più grave del previsto, gli agenti hanno effettuato una manovra di primo soccorso, cercando di liberare la piccola dai muchi e dalla saliva – forse un rigurgito – che aveva in bocca e avrebbero potuto soffocarla; uno dei due è poi rimasto con la mamma e la nonna, cercando di calmarle. L’altro è corso incontro all’ambulanza del 118, chiamata nel frattempo.

Gli agenti si sono prodigati nell’agevolare l’arrivo dell’ambulanza all’abitazione non facilmente raggiungibile; poi, dopo le prime tempestive cure del personale sanitario, hanno scortato il mezzo con la bambina fino all’ospedale di Castellaneta. Clarissa ora è fuori pericolo e sta meglio anche se è ancora ricoverata.

La questura di Taranto ha rilancia la storia sui social: “Ecco il loro sorriso nell’abbracciare la piccola – è scritto – ormai fuori pericolo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!