Benjamin Giorgio Galli, un foreign fighter italo-olandese originario della provincia di Varese, è morto in Ucraina combattendo come volontario con la Legione Internazionale di difesa di Kiev contro l’esercito russo. Aveva 27 anni.
Il padre di Benjamin Giorgio Galli, il foreign fighter morto in Ucraina: “Era un eroe”
A confermare la notizia è stato il padre, Gabriel Galli, comunicandolo ad alcuni amici del ragazzo. Proprio il padre, lo scorso 13 settembre aveva scritto sul suo profilo Facebook: “Mio Figlio Benjamin G. Galli 27\01\95. Nominato eroe in azioni di guerra! Ci ha salutati! Dicendo fate i bravi. Quando ritorno mi faccio un anno di vacanza”.
Lo stesso Gabriel Galli, aveva postato su Facebook una lettera di “apprezzamento” per il figlio firmata dal maggiore Bogdan Molchanov, comandante della Prima legione internazionale dell’esercito di difesa dell’Ucraina. Nel testo si legge: “Benjamin Galli si è unito alla Legione il 3 marzo del 2022 e gli è stato dato il grado militare di ‘soldato’. Galli si è disimpegnato egregiamente sotto il fuoco nemico”.
Ecco il racconto della madre Mirjam Van der Plas: “Mio marito ed io ci troviamo a Kiev dove stiamo aspettando i documenti per poter rimpatriare la salma di nostro figlio in Olanda dove è residente”, ha detto la donna contattata telefonicamente dall’agenzia LaPresse. Secondo le prime ricostruzioni Galli, membro della brigata internazionale che combatte al fianco delle forze di Kiev, sarebbe stato ucciso da una bomba a grappolo.
Lo scorso aprile, era scattato un allarme per un altro foreign fighter di origine lombarda. Ivan Luca Vavassori, 30 anni, ex calciatore figlio adottivo di Alessandra Sgarella, l’imprenditrice sequestrata nel 1998 e rimasta prigioniera per nove mesi della ‘ndrangheta, e poi morta di malattia nel 2011, era scomparso per alcuni giorni e si temeva per la sua vita. In quel caso era stato il padre Pietro Vavassori a tranquillizzare: “Ivan è vivo, è in ospedale”. Altri volontari che si sono arruolati con l’esercito di Kiev come Edy Ongaro, però, non ce l’hanno fatta.
Il racconto della madre di Benjamin Giorgio Galli: “Si sentiva nel posto giusto”
E, ancora: “Era soddisfatto della sua scelta. Sapeva di poter morire ma si sentiva al posto giusto. Da quanto sappiamo è successo lunedì scorso nella zona di Kharkiv. Ha deciso di partire perché voleva aiutare le persone che erano in difficoltà a causa di questa guerra che definiva una grande ingiustizia”. Il giovane è quindi entrato nella brigata internazionale che combatte al fianco delle forze di Kiev. “Lì ha trovato delle grandi persone, dei fratelli in armi – ha concluso la donna – ci hanno raccontato che teneva alto il morale di tutta la compagnia”.
Benjamin Giorgio Galli ferito a Kharkiv: “E’ morto in ospedale a Kiev senza mai riprendere conoscenza”
Benjamin Giorgio Galli è morto nella notte tra il 18 e il 19 settembre in ospedale a Kiev: è quanto si apprende da fonti diplomatiche. Galli era rimasto ferito in battaglia a Kharkiv, poi, già in coma, è stato trasportato nella capitale, dove è rimasto ricoverato in terapia intensiva senza mai riprendere conoscenza.
Il ragazzo, che in famiglia chiamavano “Ben”, era cresciuto tra l’Italia, il Belgio e l’Olanda. Nel paese di Bedero Valcuvia (Varese), dove era cresciuto, tutti lo conoscevano come grande appassionato di soft air. Si era trasferito da tempo in Olanda e aveva la cittadinanza olandese. Risiedeva a Winterswijk, città di 30mila abitanti al confine con la Germania.
Da lì, aveva attraversato la Polonia per arruolarsi nella Legione Internazionale di difesa dell’Ucraina come olandese. Aveva deciso poco dopo lo scoppio della guerra di andare a combattere, postando sul suo profilo alcune foto in divisa e con le armi in mano. “Ti voglio bene, sarai sempre nei miei pensieri, il tuo sorriso sarà nelle mie preghiere, fratello Ben, eroe dell’Ucraina”, ha scritto in inglese un suo commilitone.
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