Sono trascorsi 31 dalla tragica battaglia del ‘Checkpoint Pasta’ a Mogadiscio. Il 2 luglio 1993, miliziani somali attaccarono una colonna del contingente nazionale italiano impegnato nella missione condotta sotto egida ONU per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari al popolo della Somalia, ridotto alla fame e alla sofferenza dalla lotta di potere tra fazioni tribali.
Tre giovani e valorosi militari italiani – il Sottotenente Andrea Millevoi, il Sergente Maggiore Stefano Paolicchi e il Caporale Pasquale Baccaro – caddero vittime dell’attacco.
Battaglia Checkpoint Pasta Mogadiscio, il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia
Altri trentadue rimasero feriti, alcuni dei quali anche molto gravemente. Uno di loro, il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, perse l’uso delle gambe, ma in questi anni non ha mai fatto venire meno il suo impegno per mantenere vivo il ricordo di quello che è successo e dei suoi commilitoni.
Per la sua azione in combattimento, il Tenente Colonnello Paglia ha ricevuto la Medaglia d’oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell’ambito dell’operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183º Reggimento paracadutisti “Nembo” al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati dai miliziani somali, con perizia ed intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell’abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di propria iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini, contrastando con l’armamento di bordo l’attacco nemico. Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l’intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti. Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d’animo. Mogadiscio, 2 luglio 1993»
— 17 marzo 1995
Il loro sacrificio resterà scolpito nella memoria del nostro Paese, un potente monito a continuare a operare per la pace.” ha affermato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel giorno del 31° anniversario della battaglia del “Checkpoint Pasta”