Detenuto aggredisce agente della polizia penitenziaria – Grave episodio di violenza ieri mattina all’interno del terzo reparto della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove un detenuto ha ferocemente aggredito un agente della polizia penitenziaria.
detenuto aggredisce agente della polizia penitenziaria
L’incidente è avvenuto poco dopo che il detenuto, di origine lombarda, era uscito dall’infermeria. Inaspettatamente, l’uomo si è introdotto nell’ufficio agenti adiacente e ha iniziato a danneggiare l’arredamento, rovesciando scrivanie e cassettiere e a colpire l’agente, scagliando contro di lui vari oggetti presenti nella stanza.
Il detenuto ha inoltre sottratto all’agente la radiotrasmittente, distruggendola scagliandola contro una parete, impedendogli di chiamare aiuto.
Conseguenze per l’agente
Nonostante le violenze subite, il poliziotto è riuscito a trascinare il detenuto fuori dall’ufficio, dove è stato ulteriormente aggredito con calci. Solo l’intervento di altri due colleghi ha messo fine all’aggressione.
L’agente è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo, dove gli sono state riscontrate lesioni alle gambe, alle braccia e alla testa e un trauma cranico.
Dopo gli accertamenti diagnostici, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni di guarigione.
Indagini e misure
Il grave episodio evidenzia le difficili condizioni operative degli agenti di polizia penitenziaria, spesso esposti a situazioni di pericolo all’interno delle carceri.
Sono in corso le indagini per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto e adottare le misure necessarie nei confronti del detenuto responsabile.
A costo di essere ripetitivo, va detto che il sistema penitenziario è al collasso, in verità non è mai funzionato sebbene la legge sua tra le migliori al mondo.
Lo sfascio si rende ora evidente perché come si suol dire si è toccato oilnfondo del barile. Per comprendere ciò che accade bisogna addentrarsi nel sistema penitenziario italiano e nelle leggi che vogliono “erroneamente stabilire nell immaginario collettivo” che il corpo di polozia penitenziaria sia nelle carceri non come una forza di polozia altamente specializzata come accade per le specializzazioni della PS ma asservito ad un direttore figura non terza che forte della storicizzazione di processi storici impiega la penitenziaria come educatori,; ciò ha determinato, grazie agli strafalcioni politici e l incapacita di attuare e dare risposte agli osservatori nazionali e internazionali una credente crisi di identità dei poliziotti penitenziari che ad oggi al pari….. Ma forse più delle altre FFOO sono intimoriti da conseguenze spesso inesistenti che create all ocvorenza dal “coglione ” di turno generano nel migliore dei casi immobilismo nel peggiore restano inesorabilmente vittime degli eventi.