Banda di ragazzini violenti, tutti tra i 14 e i 16 anni, accerchia una donna, la rapina, la fa cadere a terra dove la 59enne si ferisce. Poi fuggono ma, rintracciati dai militari, c’è anche chi aggredisce i carabinieri. Scattano arresti e denunce. Con loro i componenti della baby gang portavano passamontagna, coltelli, tirapugni. I quindicenni si sentivano evidentemente invincibili, pensavano di poter fare qualsiasi cosa e da malviventi in erba tenevano in tasca oggetti atti ad offendere e ferire.
Gli episodi violenti vengono resi noti ora attraverso una nota dell’Arma vicentina. I minori arrestati per rapina aggravata in concorso sono due, altri tre sono stati deferiti in stato di libertà per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I carabinieri di Camisano, hanno arrestato in flagranza del reato di rapina aggravata in concorso e violenza e resistenza a pubblico ufficiale due minori, di 15 e 16 anni, e hanno denunciato altri tre di età compresa fra i 14 ed i 16 anni.
Accerchiata e rapinata
Tutto è accaduto a Camisano Vicentino, dove una 59enne del luogo ha contattato il 112 segnalando che, poco prima, mentre era a casa aveva sentito provenire dalla strada urla e grida. Scesa per verificare cosa stesse accadendo, era stata accerchiata da un gruppo di ragazzi. Uno la offendeva e la minacciava, un altro le sottraeva il telefono cellulare.
Nella circostanza, la donna ha perso l’equilibrio cadendo a terra, procurandosi delle abrasioni. I giovanissimi malviventi a questo punto si dileguavano. Di loro, quattro sono stati individuati e fermati a poca distanza, il quinto, successivamente riconosciuto dalla vittima come autore della rapina, pensando di potersi sottrarre al controllo ha perfino aggredito uno dei militari, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Strumenti da malavita
Il cellulare della 59enne è stato recuperato a poca distanza dal luogo dei fatti. Le successive perquisizioni personali hanno permesso di rinvenire nella disponibilità degli arrestati, rispettivamente, due passamontagna e un coltello, mentre i restanti tre sono stati trovati in possesso di passamontagna, coltelli e tirapugni. Il magistrato della Procura del Tribunale per i Minorenni di Venezia ha disposto l’accompagnamento dei minori arrestati alla Casa di prima accoglienza di Treviso e l’affidamento ai genitori dei minori deferiti in stato di libertà.
Ovviamente, ricorda la nota dell’Arma, il procedimento penale non risulta concluso, pertanto vige il principio della presunzione di innocenza.