“Per favore, acqua”. Sono queste le prime parole dell’uomo di 35 anni estratto vivo, dopo 8 ore, dopo essere rimasto intrappolato, a sei metri di profondità, in un tunnel scavato abusivamente.
Sarebbero partiti da un negozio sfitto gli scavi del tunnel effettuati da quattro persone sospettate di fare parte di una banda del buco. L’ipotesi è che stessero organizzando, passando nei sotteranei della Capitale, in una strada colpita nelle ultime settimana da svariati furti in appartamenti. E nelle cui vicinanze si trovano un ufficio postale e due banche.
Sono state ore di ansia per l’italiano rimasto intrappolato dalle macerie sotto via Innocenzo XI.
“Aiutatemi, tiratemi fuori vi prego” queste le urla continue dell’uomo intrappolato per ore in una profondità tra i 5 e 6 metri. L’incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 11, quando il pavimento di un negozio è sprofondato, travolgendo un uomo che è rimasto sepolto vivo. Altre tre persone, dopo avere allertato i soccorsi, hanno tentato la fuga ma, appena usciti da un tombino, sono stati intercettai dai carabinieri in borghese.
Secondo le prime indagini è probabile che a fare la chiamata che ha allertato il 112 sia stato un altro membro della banda, forse uno dei tre fermati dai carabinieri. I tre sono in caserma per accertamenti e risultano avere precedenti. Ma soprattutto dovranno spiegare a cosa serviva la galleria che avevano scavato. La via Innocenzo XI, a Gregorio VII, è stata chiusa al traffico per ore.
Il locale era stato preso in affitto da 4 persone, due romani e due campani, con precendenti per droga e reati contro il patrimonio, per avviare un’attività commerciale non ben identificata. In realtà poi il gruppo ha iniziato a scavare una sorta di tunnel sotterraneo. Forse per nascondere qualcuno o qualcosa o forse per raggiungere le fognature in vista di un possibile ‘colpo’ ai danni dell’ufficio postale o di una banca? Gli investigatori non escludono nessuna pista.
I nuclei speciali dei vigili del fuoco sono stati impegnati per più di otto ore in una vera e propria corsa contro il tempo, costretti a sventrare parte della strada per riuscire a salvare l’uomo rimasto intrappolato. Hanno anche scavato a mani nude per evitare di compromettere l’incolumità della vittima.
Durante i soccorsi all’uomo è stata anche fornita una bombola di ossigeno per permettergli di respirare, gli è stata fornita alimentazione liquida e un supporto medico psicologico.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, sono ancora in corso e dovranno anche chiarire se la banda del buco contasse su eventuali altri complici.
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