Clamorosa svolta sul caso “multe pazze” a Cadoneghe. Come riporta padovaoggi.it, ieri mattina, 5 settembre, i carabinieri hanno suonato al campanello del comando della Polizia locale. I militari hanno notificato due avvisi di garanzia al comandante Gianpietro Moro e ad un suo sottoposto.
L’attività d’indagine, coordinata dal pubblico ministero Benedetto Roberti è poi proseguita con una meticolosa perquisizione degli uffici. Sono stati prelevati strumenti informatici e documenti cartacei che ora verranno analizzati con la massima attenzione.
La Procura ha cominciato ad interessarsi della vicenda “multe pazzo” subito dopo un attentato che il mese scorso ha fatto saltare in aria un autovelox lungo la Vecchia Statale del Santo.
24 mila multe in pochi giorni
La rivolta degli automobilisti che ogni giorno, anche più volte, percorrono questa strada è salita a livelli di guardia. L’attentato, evento da censurare e di una gravità estrema e sul quele sono in corso meticolosi accertamenti, è solo la punto di un iceberg della rabbia e rancore che migliaia di multati oggi nutrono.
Sono stati organizzati sit in di protesta, ricorsi in massa. Insomma la gente si sente derubata da un congegno elettronico che anche per pochi chilometri in difetto ha trasformato l’estate degli automobilisti in un incubo.
Le indagini della Procura al momento sono secretate, ma è emerso che il capo d’accusa su cui si lavora è falso in atto pubblico.
Ieri il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, si è limitato a riferire che la sua fiducia dei carabinieri e nella procura è massima. Si attende l’evolversi delle indagini, consapevoli che quanto accaduto negli ultimi mesi lungo la Vecchia Statale del Santo ha rovinato l’umore a migliaia di automobilisti.
Ferma invece la sua posizione in cui ribadisce che l’obiettivo della sua amministrazione comunale è quello di azzerare gli incidenti stradali gravi ed evitare di piangere vittime sull’asfalto.