Con una notanindirizzata al Ministro per la Funzione Pubblica Zangrillo, dell’Interno Piantedosi e al Capo della Polizia Pisani, il SIAP chiede un incontro urgente finalizzato ad avviare un confronto sulle modalità applicative dell’articolo 1864 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66
Pensioni Polizia – Disparità dei Trattamenti
La nota del SIAP
L’articolo 1864, 2 periodo, del Codice dell’ordinamento militare per il personale miliari disciplina la collocazione in ausiliaria per in personale che cessa dal servizio, rendendola molto più vantaggiose per i beneficiari.
Ciò premesso, l’istituto dell’ausiliaria può essere scelto dai militari in alternativa a quello del moltiplicatore a seconda dell’esigenza e del vantaggio economico del personale; detta vantaggiosa opportunità viene impedita e negata al personale delle forze di polizia ad ordinamento civile, che possono usufruire dello strumento denominato moltiplicatore del quinto ma al raggiungimento della pensione di vecchiaia, come disciplinato dall’art. 3, comma 7 del d.lgs. n. 165/1997.
Dalla lettura della Circolare prot. M D A934676 REG2022 0036294 del 14/04/2022 del Ministero della Difesa – Direzione Generale della Previdenza Militare e della Leva è di tutta evidenza la disparità di trattamento tra personale appartenente allo stesso comparto, anche se, di fatto, solo formalmente.
Un comparto che, notoriamente, mostra ogni giorno di più evidenti crepe nella capacità di tenuta dell’ordinamento del personale, per la diversa natura della mission istituzionale e degli interessi professionali e dei diritti dei lavoratori in uniforme, tra chi è preposto alle variegate e complesse attività che la legge attribuisce alle Autorità di Pubblica Sicurezza e ai poliziotti in tema di ordine pubblico, di polizia di sicurezza, amministrativa, giudiziaria, del soccorso pubblico e controllo del territorio, investigazioni e intelligence e chi alle attività di difesa sul territorio nazionale e all’estero.
I vantaggi al personale militare
Le vantaggiose opportunità offerte al personale militare in tema previdenziale, richiamate da apposite circolari del Ministero della Difesa, stabiliscono la creazione di una quota C che aumenta, in maniera sostanziale il montante contributivo per il personale militare.
Inoltre, alla fine del periodo trascorso in ausiliaria, viene rivalutato l’intero assegno pensionistico, applicando il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età anagrafica e ben oltre il limite ordinamentale fissato per la pensione di vecchiaia, con notevole vantaggio economico, a prescindere che si vada in quiescenza con il sistema retributivo, contributivo o misto.
Occorre considerare che ad oggi il tavolo di confronto per la previdenza dedicata e da noi rivendicato non è stato ancora convocato, nonostante la legge di bilancio 2024 abbia allocato ulteriori misure finanziarie.
Ciò detto, valutata la delicatezza della problematica, si chiede un incontro urgente per avviare un confronto sulle iniziative che l’esecutivo intende intraprendere, al fine di sanare la tematica posta alla vostra attenzione ed evidenza, non è più tollerabile assistere passivamente alla disparità di trattamento pensionistico tra poliziotti e militari e non solo, aspetti che notoriamente incidono sulla vita e le famiglie dei polizotti di ogni ruolo e qualifica da noi rappresentati.