La serata di solidarietà organizzata per la morte di Ramy Elgaml si è trasformata in una serie di atti violenti contro le forze dell’ordine a Torino, con assalti a commissariati e una caserma dei carabinieri.
Assalto al commissariato e alla caserma dei carabinieri di Torino: il video
Assalto al commissariato Porta Palatina
Intorno alle 20, circa 400 manifestanti si sono radunati in Piazza della Repubblica e hanno marciato lungo alcune vie principali, culminando in un attacco al commissariato di Porta Palatina.
L’assalto è stato caratterizzato da lancio di uova, vernice, spranghe e petardi potenti e atti di vandalismo contro le porte del commissariato.
L’arrivo di tre camionette dei carabinieri ha innescato ulteriori scontri. I manifestanti, in netta superiorità numerica, hanno lanciato transenne, bottiglie, sassi e fumogeni contro i militari, costringendoli al ritiro.
Un carabiniere alla guida di una camionetta ha rischiato di essere trascinato fuori dal veicolo.
Dopo l’assalto al commissariato, la rabbia si è riversata su altre strutture: il Commissariato in zona Dora Vanchiglia, dove sono avvenute proteste violente e scontri con le forze dell’ordine e successivamente la Caserma dei carabinieri di Piazza Carlina, dove i manifestanti hanno proseguito con atti ostili.
Gli episodi hanno evidenziato un’escalation di tensioni che ha trasformato una manifestazione pacifica in una serata di scontri.
Le forze dell’ordine stanno raccogliendo elementi per identificare i responsabili e valutare i danni alle strutture e ai mezzi coinvolti.
Uno dei primi a reagire è stato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che in una nota ha detto: “Quanto accaduto è intollerabile: la violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il diritto di manifestare pacificamente. Confidiamo che venga fatta chiarezza sulla terribile morte del giovane Ramy. Piena solidarietà e vicinanza vanno al personale delle forze dell’ordine coinvolte negli scontri”
.“Chi assalta un commissariato di polizia o attacca un carabiniere è un criminale: non ci sono altri termini per definire chiunque si renda protagonista di violenza nei confronti degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine”, ha scritto in una nota Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, “Le istituzioni e la politica si schierino compatte e senza alcuna esitazione dalla parte di chi indossa una divisa.
A loro, sempre più bersagli di odio e rabbia, va la mia gratitudine per il lavoro svolto e solidarietà per questi ignobili attacchi. Sono e sarò sempre, senza se e senza ma, dalla parte delle forze dell’ordine”.