Assalto ad un convoglio della polizia penitenziaria in Francia, evade un boss dei narcos: agenti uccisi

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Assalto ad un convoglio della polizia penitenziaria in Francia – E’ caccia all’uomo in Francia. Un detenuto altamente pericoloso, identificato con il nome di Mohamed Amra, è attualmente in fuga insieme ai suoi complici dopo un attacco al furgone penitenziario in cui si trovava l’uomo in procinto di trasferimento dall’ufficio del giudice istruttore al carcere.

L’attacco è stato compiuto da quattro uomini armati di “fucili a pompa” arrivati a bordo di due vetture – un’Audi A5 bianca e una BMW serie 5 – al casello di Incarville, Fra Rouen ed Evreux, in Normandia.

Assalto ad un convoglio della polizia penitenziaria in Francia: iul bilancio

Il bilancio è di due agenti morti e di tre feriti gravi. Uscito dall’unità di crisi, il ministro della Giustizia francese Éric Dupond-Moretti ha spiegato che ”uno di loro lascia la moglie e due figli che avrebbero dovuto festeggiare il loro 21esimo compleanno tra due giorni”. Mentre l’altro agente “lascia una donna incinta di cinque mesi, genitori e amici”, ha aggiunto.

“Sarà fatto tutto per trovare gli autori di questo crimine spregevole”, ha proseguito Dupond-Moretti. ”Queste sono persone per le quali la vita non pesa nulla. Saranno arrestati, saranno giudicati e puniti a seconda del crimine commesso”, ha sottolineato.

Caccia all’uomo in tutta la Francia

In Francia è scattato immediatamente il ‘Piano Épervier’: la gendarmerie ha messo in allerta i diversi livelli di comando e ha mobilitato 200 uomini per un tempo determinato entro un perimetro definito. Le Figaro precisa che sono previste anche ricerche approfondite per catturare il latitante insieme ai complici in fuga.

Il prigioniero fuggito, Mohamed Amra30 anni, soprannominato «La Mosca», è originario del quartiere  di La Sablière, a Rouen. Era stato condannato martedì scorso a 18 mesi di carcere per furti aggravati in supermercati e attività commerciali tra l’agosto e ottobre del 2019, e non rientrerebbe nell’elenco dei detenuti radicalizzati. 

«La Mouche» era stato incriminato anche a Marsiglia nel 2022 per omicidio volontario, legato al traffico di droga, commesso ad Aubagne. Prima di essere detenuto a Évreux, l’uomo era stato in carcere a Baumettes e a La Santé; domenica aveva tentato di fuggire segando le sbarre della cella. 

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