Un poliziotto della questura di Torino è stato arrestato questa mattina nell’ambito dell’indagine sulle bustarelle pretese dai migranti per velocizzare le pratiche di rinnovo e rilascio dei permessi di soggiorno. Si tratta di un agente dell’ufficio immigrazione, un agente scelto che lavorava negli uffici di corso Verona da poco trasferito in altra sede.
L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. La sua posizione era già emersa nelle scorse settimane e, a quanto si apprende, gli ultimi interrogatori degli indagati avrebbero confermato il suo coinvolgimento.
Le indagini
L’inchiesta, coordinata dal pm Gianfranco Colace e condotta dallo stesso ufficio immigrazione della questura e dalla squadra mobile, ha portato all’arresto di Farhad Bitani, mediatore afghano della questura, scrittore, affabulatore, del commissario Alessandro Nettis e dell’agente scelto Alessandro Rubino.
I tre sono stati messi ai domiciliari. Sono indagate altre venti persone: per la procura si tratta di intermediari. Le indagini avevano preso il via proprio dall’ufficio immigrazione della questura che si era accorto di alcune anomalie nelle richieste di rilascio e rinnovo dei documenti.
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