È stato condannato a un anno e sette mesi di reclusione il poliziotto accusato di aver fermato con eccessiva violenza un ubriaco armato di coltello.
L’agente è stato assolto dal reato di abuso di autorità contro arrestati, ma è stato riconosciuto colpevole di lesioni personali, falso ideologico e calunnia per aver scritto nell’annotazione di servizio che fu la reazione del marocchino a provocargli le lesioni al rachide e alla spalla da lui denunciate.
La vicenda risale al 9 gennaio 2020. Per ammanettare l’extracomunitario che girava nel sottopasso di via Morosini a Varese con un coltello, il poliziotto 48enne lo scaraventò a terra, facendogli sbattere il viso e la testa. Per l’agente il pm aveva chiesto due anni e 4 mesi di carcere. I suoi difensori preannunciano ricorso in appello.
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