La testata specializzata Defence News riporta la notizia che l’Italia starebbe valutando il rapido approvvigionamento di 125 tra carri armati e veicoli da combattimento di fanteria per adeguare la dotazione alle attuali necessità dell’Esercito, senza quindi attendere che si concretizzino i progetti a lungo termine per mezzi comuni a più nazioni europee. A orientare la decisione contribuirebbero sia la vetustà del parco dei mezzi blindati e pesanti in servizio, sia anche l‘attuale situazione della guerra russo-ucraina.
Sempre secondo D.n. lo Stato Maggiore sarebbe preoccupato dello stato dei carri armati Ariete e dei veicoli da combattimento Dardo. Giovedì 9 marzo, rivolgendosi alla Commissione parlamentare italiana per la Difesa, il Segretario Nazionale della Difesa e Direttore Nazionale per gli Armamenti, generale Luciano Portolano, ha affermato che la forza armata starebbe valutando nuovi carri armati e veicoli da combattimento. Portolano avrebbe dichiarato: «Il ministero della Difesa sta valutando tutte le opzioni possibili con l’obiettivo principale di colmare rapidamente le lacune». Secondo fonti anonime citate dalla testata la necessità del nostro Paese sarebbe di almeno 250 carri armati dei quali 125 potrebbero essere degli Ariete – mezzo molto discusso – già in servizio ma da aggiornare, dimezzando quindi la fornitura.
L’onorevole Giorgio Mulè (Forza Italia), ex sottosegretario alla Difesa, ha affermato che una possibile soluzione pratica potrebbe essere una acquisizione in leasing piuttosto dell’acquisto diretto, specificando: «L’Italia avrà bisogno di una modernizzazione delle dotazioni come sta già avvenendo in seno a molte nazioni della Nato e in generale in tutta Europa, mezzi recenti che siano forniti con la relativa logistica, il che probabilmente significa attivare un contratto di leasing con un altro stato».
Ciò che non è stato fatto è il nome di un altro specifico carro armato, tuttavia considerando che l’ultimo aggiornamento delle forniture risale agli anni Ottanta con gli Ariete e i Dardo, è facile pensare che tra i possibili carri pesanti ci sia anche il Leopard 2.
Intanto il generalePortolano ha confermato che sono in atto valutazioni per definire i requisiti dei carri armati e dei veicoli da combattimento di prossima generazione; che potrebbero essere sviluppati anche con il coinvolgimento di realtà industriali italiane. Nel frattempo, la tedesca Rheinmetall ha fatto sapere che se l’Italia acquisterà il suo nuovo veicolo da combattimento Lynx per sostituire il vecchio Dardo, potrà ottenere una licenza per costruirlo in Italia. panorama.it