Ci sono anche 1.000 soldati italiani nell’Idf, le forze armate israeliane che in queste ore sono impegnate nella guerra contro Hamas. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“In Israele – ha spiegato Tajani – ci sono 18mila italiani, 1.000 sono nell’esercito israeliano, stanno facendo il servizio di leva”. Si tratta di “persone che vivono in Israele, di religione ebraica ma hanno anche il passaporto di origine”, ha aggiunto il ministro. Come mai sono tra le fila dell’Idf?
Tajani non ha aggiunto dettagli, ma è probabile che alcuni di solo siano i cosiddetti “lone soldiers”, i soldati solitari. Per loro, l’Idf ha istituito da tempo un programma apposito per il reclutamento.
Si tratta di soldati che non hanno una famiglia in Israele che li sostenga: un nuovo immigrato, un volontario dall’estero, un orfano o un individuo proveniente da una casa distrutta. A giugno del 2022, l’Idf segnalava oltre 7mila soldati solitari tra le sue truppe, la metà dei quali proveniente dall’estero.
La paga di un soldato solitario è di norma più alta di quello di un normale militare, e questo perché il programma di reclutamento prevede appositi benefit per l’alloggio, il vitto e le spese mediche.