Un carabiniere di 59 anni, in servizio al Radiomobile nel 2020, è stato accusato di aver manipolato l’ordine riepilogativo di servizio relativo alle attività svolte con un suo collega di turno. Tale documento, che registra gli interventi compiuti durante il turno e deve essere compilato dal capo equipaggio della pattuglia, è al centro dell’accusa di falsità materiale compiuta da un pubblico ufficiale in atto pubblico.
Durante una lunga udienza svoltasi ieri pomeriggio, numerosi colleghi dell’imputato sono stati ascoltati, ricostruendo con le loro testimonianze gli eventi avvenuti quel mattino durante il turno dalle 7 alle 13.
Il pm che aveva condotto l’inchiesta, ha rivelato che durante il dibattimento è emerso l’esistenza di due ordini di servizio: uno senza correzioni e l’altro con ritocchi, come ad esempio l’orario di un controllo effettuato nella Strada del Tiro a Segno.
Le testimonianze dei colleghi del carabiniere
Le testimonianze hanno indicato che gli ordini di servizio venivano conservati per il mese corrente in un armadio aperto nell’ufficio del comandante di sezione. Sono state anche visionate le immagini delle telecamere per verificare gli orari di uscita e ritorno delle due pattuglie, una delle quali era guidata dal carabiniere accusato di falsificazione.
Un altro militare che avrebbe subito danni a causa della falsificazione del servizio si è costituito parte civile. La sentenza potrebbe essere emessa già nel mese di maggio.