Maxi protesta dei lavoratori Alitalia che si sono radunati oggi nelle adiacenze del Terminal 3, nella zona delle partenze, controllati a vista dalla Polizia. Una manifestazione simbolica durata 4 ore e che ha visto i lavoratori a rischio bloccare la Roma Fiumicino.
Al centro della protesta indetta dai sindacati confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, Cub e Usb, diversi nodi da sciogliere nel comparto, tra cui la questione dei licenziamenti di Alitalia-Air Italy-Ernest-Norwegian; la richiesta di una tavolo di crisi permanente del settore; le vertenze aziendali del personale di terra e di volo; il rifinanziamento Fsta (Fondo solidarietà Trasporto Aereo), la riforma settore e sistema aeroportuale e l’applicazione del CCNL per tutto il settore interessato. Resta regolare per ora l’operatività dello scalo e al momento non non si registrano disagi tra i passeggeri.
Terminati gli interventi dei sindacalisti, i manifestanti, circa 500, con bandiere delle organizzazioni sindacali e striscioni di protesta, dalle 13:30 in poi hanno poi sfilato in corteo lungo l’anello che collega i terminal. Una parte dei manifestanti di Alitalia dopo essere passati davanti ai terminal dell’aeroporto di Fiumicino, si è quindi diretta verso l’autostrada Roma-Fiumicino, ostacolando la circolazione in direzione dell’aeroporto romano. A monitorare la situazione sempre la polizia.
La circolazione autostradale sulla Roma-Fiumicino, sul tratto finale che collega con l’aeroporto di Fiumicino, al momento risulta totalmente bloccata. Alcune persone sono anche scese dalle auto ferme, per cercare di raggiungere a piedi l’aeroporto. Stando a fonti della Questura, non si sono registrati al momento scontri fisici. Secondo quanto si è appreso, ci sono stati attimi di tensione quando i manifestanti hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere l’autostrada. Otto agenti sono finiti in ospedale per ricorrere a cure mediche. Non sono gravi.
Presenti alla protesta, tra gli altri, il segretario Generale della Fit-Cisl del LazioMarino Masucci, e il Segretario Regionale responsabile del dipartimento Trasporto Aereo della Fit-Cisl del Lazio, Stefania Fabbri, dalla manifestazione in corso a Fiumicino: “Abbiamo sfilato un carro con una croce, a cui era appesa una lavoratrice con la divisa di Alitalia. Questa la scelta che abbiamo fatto. Migliaia e migliaia di lavoratori, di cui gran parte sul territorio, sta esattamente così: in croce. I numeri, le storie dei lavoratori, le presenze in piazza, parlano di un dramma sociale che è imminente se nulla cambierà, e che riguarda migliaia di dipendenti diretti ma anche un vasto indotto. Non è accettabile che in epoca post pandemica si riduca a brandelli Alitalia insieme ai suoi lavoratori e alle buste paga di chi confluira’ in Ita. È sbagliato sotto ogni profilo, anche sotto quello strategico, data la vocazione turistica del nostro territorio e dell’Italia intera. Andremo avanti finché non saremo ascoltati”.