Aggressione poliziotti Città di Castello – Restano ai domiciliari le due persone arrestate sabato sera per l’aggressione ai danni di una pattuglia delle Volanti del commissariato di Città di Castello e comparse in tribunale per il processo per direttissima.
Per i due, un cittadino peruviano di 22 anni e un tunisino di trentuno sono accusati a vario titolo di resistenza, violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali, il giudice ha infatti convalidato l’arresto sulla base di quanto richiesto dal pubblico ministero Gennaro Iannarone in seguito alla ricostruzione fatta dagli agenti vittime dell’aggressione.
Che nel pomeriggio di sabato erano intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione per il comportamento di alcuni ragazzi che a bordo di un treno della Fcu, in arrivo in stazione a Città di Castello, stavano dando fastidio a i viaggiatori.
Una volta sul posto, però, i due agenti della volante erano stati aggrediti dal trentunenne, visibilmente alterato, che aveva iniziato ad inveire contro di loro con fare minaccioso colpendo con calci e pugni l’auto di servizio.
Un comportamento che, secondo la difesa dell’uomo, sarebbe stato conseguenza della mancata assunzione dei farmaci necessari alla cura delle problematiche neurologiche di cui soffre e per le quali è invalido al 100%.
L’uomo, che sta scontando in prova una pena definitiva per spaccio e sarebbe titolare di una paninoteca, a quel punto avrebbe chiamato in suo soccorso il colombiano, suo dipendente e pregiudicato per reati contro la persona, che secondo la versione dei poliziotti al suo arrivo avrebbe investito in bicicletta un agente per poi scagliarsi con violenza contro il collega.
Ne sarebbe nata quindi una violenta colluttazione durata alcuni minuti, che gli agenti hanno provato a sedare anche con l’uso dei taser, nel corso della quale uno dei due arrestati avrebbe anche minacciato di morte la famiglia di uno dei poliziotti. Attimi di grande tensione ripresi da un video circolato in rete, e mostrato in tribunale per la sua acquisizione, al termine dei quali uno dei poliziotti avrebbe riportato la frattura di un polso cadendo a terra.
Per i due imputati le difese nella prossima udienza chiederanno di poter accedere ai riti alternativi. Non si esclude il patteggiamento.