La Procura di Milano ha indagato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale tre dei giovani che nella notte fra venerdì e sabato hanno aggredito un agente della polizia locale in borghese nella zona dei Navigli. L’agente, un 61enne, era appostato su un’auto civetta per intervenire a seguito di una segnalazione. Scendendo dalla vettura, si sarebbe qualificato, sparando poi un colpo in aria di avvertimento, ma è stato disarmato e picchiato.
Le indagini e i filmati della zona hanno permesso di ricostruire quanto accaduto: la discussione tra l’agente di polizia locale in borghese e il gruppo di ragazzi è iniziata quando il primo ha fotografato i giovani e uno di questi se ne è accorto. Il 61enne ha cercato di risalire in auto, dove c’era il collega, mentre un altro membro del gruppo di giovani gli ha sfilato il berretto di lana dalla testa.
A questo punto l’agente si è voltato e ha sparato un colpo in aria per cercare di far allontanare il gruppo di ragazzini. Nessuno di loro però è fuggito, anzi si sono scagliati contro l’agente e lo hanno disarmato. Una nota del Comune di Milano riporta qualche dettaglio in più: “Dopo una colluttazione i ragazzi riescono a sottrarre l’arma di servizio all’agente che prova a difendersi e a resistere all’aggressione. Durante la colluttazione è stato esploso accidentalmente un colpo di pistola senza conseguenze per nessuno.
Nel mentre il secondo agente di pattuglia allerta la Centrale Operativa e sopraggiungono altre due pattuglie. Il gruppo si dà alla fuga e abbandona l’arma gettandola sotto un’auto parcheggiata. Tutto dura pochi minuti”. Nel video mancano dei passaggi: non si vede che l’agente si è qualificato ai ragazzi, come ha raccontato ai colleghi, così come non si vede l’aggressione con calci e pugni. L’agente ha riportato contusioni in varie parti del corpo: trasportato in ospedale è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni.
I dubbi ancora da chiarire
Le immagini mostrate però fanno emergere alcuni dubbi. Dai filmati diventati virali sui social, che riprendono la scena solo da un certo punto in avanti, si vede infatti che il “ghisa” aveva già la pistola in pugno quando è stato affrontato dai ragazzi. L’arma era carica: i video mostrano l’agente sparare un colpo in aria quando uno dei ragazzi gli sottrae il berretto. Resta da chiarire anche se ai giovani era chiaro che si trattasse di un agente di polizia locale o che si sono scagliati contro l’uomo per disarmarlo senza capendo bene chi fosse.
Le indagini dovranno chiarire anche perché l’agente è stato costretto a sparare un colpo in aria con la pistola d’ordinanza dopo il furto del berretto: ora nei confronti del 61enne non è stato preso nessun provvedimento. Intanto continua l’identificazione degli altri aggressori.