Addio al carabiniere Willy Chirivì – “Questa è una storia vera, la mia, dove decido di raccontarmi e raccontare ai lettori ciò che la vita ha tenuto in serbo per me.” Con queste parole William Chirivì, appuntato scelto qualifica speciale dell’Arma dei Carabinieri, ha introdotto la sua autobiografia, un libro scritto con il cuore e con la consapevolezza che quelle sarebbero state forse le sue ultime parole.
William, scomparso due giorni fa a soli 43 anni, ha voluto raccontare la sua battaglia contro un tumore devastante, una lotta che lo ha impegnato per cinque mesi e che lo ha ispirato a scrivere “3vs1”, un’opera che vedrà la luce il mese prossimo, postuma. Tre, come le masse tumorali al cervello che lo hanno colpito; uno, come il suo coraggio di affrontarle da solo.
La carriera del carabiniere Willy Chirivì
Nato a Garbagnate Milanese, in provincia di Milano, William era figlio di un carabiniere e ha trascorso gran parte della sua vita in provincia di Lecce. Nel giugno 2001, ha seguito le orme paterne arruolandosi nell’Arma.
Dopo il corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Benevento, è stato assegnato al 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari. Bologna, però, è diventata la sua casa dal 2004, quando è entrato a far parte della 1^ Compagnia del Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna.
Nel corso della sua carriera, ha svolto diversi incarichi, dal servizio operativo alla Squadra Vigilanza e Sicurezza, fino al magazzino della Squadra Servizi. La malattia lo ha costretto a congedarsi il 18 agosto scorso, ma non gli ha tolto la forza di lasciare un messaggio di resilienza e umanità attraverso il suo libro.
William lascia un’eredità fatta di impegno, dedizione e coraggio, valori che ha incarnato durante tutta la sua vita, sia come uomo che come carabiniere.
Sono sicuro che sarai accanto a “Maria Virgo Fidelis, che saprà sicuramente donarti quella serenità che meriti.
Onore a te William👮♂️❤🇮🇹
Semper Fidelis.