Il Covid l’ha uccisa in due giorni. Ginevra era una bambina di due anni, figlia unica di una famiglia che vive a Mesoraca, in provincia di Crotone. Il Papà Giuseppe, carabiniere in servizio al comando provinciale di Crotone, mamma casalinga. La bimba è deceduta sabato notte al Bambino Gesù di Roma dove, per le gravissime condizioni, era stata trasportata qualche ora prima. Oggi, si apprende dalle agenzie di stampa, dovrebbe essere eseguita l’autopsia, all’Inmi Spallanzani.
I medici della Rianimazione dell’ospedale Ciaccio di Catanzaro, dove era stata trasferita venerdì dopo le prime cure ricevute alla postazione del 118 di Campizzi, si sono resi immediatamente conto della gravità delle condizioni di Ginevra e hanno informato i colleghi del Bambino Gesù. I sanitari che l’hanno visitata per primi hanno avuto subito il sospetto che la bimba potesse aver contratto il Covid. «Respirava a fatica», dicono. Nessuno, però, immaginava che la sua vita potesse essere in pericolo.
Nei giorni prima che s’ ammalasse, Ginevra era stata vista in paese vispa più che mai, nel passeggino con la sua mamma. Poi, venerdì scorso, all’improvviso, la madre ha notato che era diventata improvvisamente cianotica e aveva difficoltà nel respirare. La donna allarmata ha chiamato il 118. Il papà della piccola è in quarantena perché positivo al Covid. I medici, rendendosi contro della situazione, non hanno perso tempo e hanno informato i colleghi della Rianimazione di Catanzaro. Al Ciaccio i dottori hanno riscontrato una polmonite che aveva compromesso la funzionalità dei polmoni, una diagnosi che necessitava di particolari terapie pediatriche e di strumenti adeguati per poter intervenire. Ecco quindi la necessità di trasferire d’urgenza la piccola al Bambino Gesù di Roma. La prefettura di Catanzaro ha richiesto il trasporto aereo d’urgenza e — in collaborazione con la Italian Patient Evacuation Coordination Cell (Itapecc) del Comando operativo di vertice interforze (Covi) — da Pisa è arrivato un aereo della 46esima Brigata che ha preso a bordo la bambina, assistita durante il viaggio da una equipe di medici, con destinazione Ciampino.
Sabato sera Ginevra è arrivata al Bambino Gesù intubata. «Le sue condizioni erano disperate, con una insufficienza respiratoria e compromissione delle funzioni vitali», ha fatto sapere in un comunicato l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio e dell’ospedale. Il grande impegno dei medici non è servito, però, a strappare Ginevra alla morte, avvenuta qualche ore dopo il suo ricovero.
La notizia della sua scomparsa è arrivata come un fulmine nel piccolo centro montano del Crotonese, seimila anime, proprio nel giorno in cui il paese tutto salutava per l’ultima volta un’altra figlia di questa terra, una 36enne morta per Covid a Ponte Tresa, in provincia di Varese, dove si era trasferita per lavoro. Il sindaco Annibale Parise ha annunciato che il giorno dei funerali della piccola sarà proclamato il lutto cittadino. In un post l’amministrazione comunale ha voluto ricordare la bambina così: «Sarai un angelo meraviglioso, Ginevra, nel giardino dei piccoli angeli».